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Squali, SharkApp per proteggerli

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Squali, una App per proteggerli

Da cosa dipendono gli avvistamenti di squali che nelle ultime settimane di sono succeduti lungo le coste italiane? Sono causati dal riscaldamento dei mari? Si tratta di specie pericolose per la nostra incolumità?

Tutte domande, queste, a cui gli esperti del progetto LIFE ELIFE provano a dare risposta in occasione della Giornata mondiale degli Squali, celebrata ogni anno il 14 luglio per aumentare la consapevolezza sul ruolo di questi predatori, fondamentali per mantenere l’equilibrio delle specie marine e degli stessi ecosistemi, e per ricordare come, contrariamente a quanto si possa immaginare, essi siano drasticamente diminuiti negli ultimi decenni.

Perché, allora, sono stati riportati nelle acque italiane circa 50-100 avvistamenti di squali ogni anno tra il 2020 e il 2022?

Le notizie sugli avvistamenti sono aumentate, segnalano gli esperti del LIFE ELIFE, il progetto cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE, per un motivo molto semplice: è aumentata la possibilità di fotografare o di poter fare un video delle specie marine che vivono nel Mediterraneo grazie alla diffusione di telefoni cellulari o videocamere in grado di documentare in tempo reale ciò che succede intorno a noi e di condividerlo immediatamente con un’ampia platea di persone.

Non c’è, infatti, alcuna evidenza scientifica che indichi un aumento di questi animali nei nostri mari, né che questo sia legato all’aumento della temperatura delle acque. Anzi, il numero degli avvistamenti è diminuito rispetto al periodo della pandemia di Covid 19, dove vi era stato un aumento favorito dal minor disturbo degli esseri umani.

“Gli squali e le razze restano tra le specie maggiormente a rischio di estinzione a causa soprattutto degli impatti antropici, tra cui le catture accidentali e il degrado degli habitat” – dichiara Massimiliano Bottaro, ricercatore della Stazione Zoologica Anton Dohrn, capofila del progetto. “per questo dobbiamo ricordare ai cittadini e alle cittadine la necessità di preservare il mare e i suoi abitanti, a partire proprio da quelli ingiustamente più temuti, ma al tempo stesso più vulnerabili”.

“Nonostante la loro importanza ecologica ed il loro fascino – conclude Bottaro – essi non hanno beneficiato di quel processo di rivalutazione di cui hanno goduto la maggior parte dei grandi predatori terrestri e restano tanto temuti quanto sconosciuti ai più”.

La parola “squalo” rimane, infatti, sinonimo di pericolo mortale, sebbene le specie potenzialmente pericolose nel Mar Mediterraneo si contino sulle dita di una mano ed alcune, come lo squalo elefante (il secondo pesce più grande al mondo) si nutra solo di plancton come le balenottere.

Acquisire i dati sulla presenza delle varie specie, quindi, è fondamentale per aiutare il mondo della ricerca ed è presupposto principale per la protezione e la conservazione della vita e della biodiversità marina. Per coinvolgere attivamente i cittadini nella tutela degli squali, il progetto ELIFE rilancia la “SharkApp”, la App tramite la quale è possibile segnalare gli avvistamenti di squali e diventare protagonista della salvaguardia di questa specie a rischio. SharkApp è scaricabile gratuitamente, sia su Android che su iOS. Le informazioni e le foto raccolte saranno utilizzate a fini divulgativi e scientifici.