Home C'era una volta Herb Ellis, una chitarra leggendaria

Herb Ellis, una chitarra leggendaria

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Il 4 agosto 1921 a Farmersville, in Texas, nasce il chitarrista Mitchell Herbert Ellis, più conosciuto come Herb Ellis.

A quattro anni suona l’armonica

Ellis inizia in tenerissima età a interessarsi alla musica dilettandosi a suonare l’armonica già a quattro anni; passa poi al banjo e definitivamente alla chitarra prima ancora di iscriversi al North Texas State College. È il 1941 e Herb incontra Jimmy Giuffre, Gene Roland, Harry Babasin che frequentano lo stesso istituto. Nel 1944 viene scritturato dalla Glen Gray’s Casa Loma Orchestra. L’anno seguente entra a far parte della grande orchestra di Jimmy Dorsey con la quale resta per tre anni. Forma poi un trio vocale-strumentale, Soft Winds, con il quale acquista grande notorietà grazie anche a brani come Detour Ahead e I Told Ya I Love Ya Now Get Out, incisi per 1a Majestic. Nel 1953 viene chiamato a sostituire Barney Kessel nel trio di Oscar Peterson nel quale rimane per cinque anni. Dal 1959 al 1963 è costantemente al fianco di Ella Fitzgerald nelle sue innumerevoli tournée ma trova anche il tempo di accompagnare Julie London, di suonare con Donn Trenner in spettacoli televisivi e di fare varie tournée. Tra il 1964 e il 1965 suona con una piccola formazione diretta da Terry Gibbs. Negli anni Settanta inizia a suonare in duo con Joe Pass.

L’eco del blues

Al pari di molti musicisti texani Ellis ha alle spalle una tradizione di blues che trova sempre una forte eco nella sua musica. Tecnicamente molto dotato, ha avuto modo nei cinque anni trascorsi al fianco di Oscar Peterson e Ray Brown di progredire moltissimo, stimolato dalla abilità strumentale del pianista canadese e dalla particolare impostazione stilistica del trio che impegnava i musicisti in un continuo dialogo spesso condotto su tempi difficilmente sostenibili. Non a casa Peterson decise di mutare l’organico quando Ellis lo lasciò rinunziando alla chitarra per la batteria essendo impossibile sostituire Herb con un altro chitarrista. Dotato di grande swing, ha il pregio di una concezione musicale assai raffinata e i suoi soli sono sempre molto puliti. Muore a Los Angeles il 28 marzo 2010. Di lui restano moltissime incisioni con artisti come Oscar Peterson, Flip Phillips, Ben Webster, Louis Armstrong, Lionel Hampton, JATP, Jimmy Giuffre, Toni Harper, Joe Pass, Freddie Green, Barney Kessel, Charlie Byrd, Birl Berry, Laurindo Almeida, Russ Tompkins, Remo Palmieri e sotto suo nome.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".