Home C'era una volta Tina Allori, la “migliore nuova voce d’Italia”

Tina Allori, la “migliore nuova voce d’Italia”

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Il 12 ottobre 1924 a Poggio a Caiano in provincia di Firenze nasce la cantante Tina Allori.

Tra radio e Sanremo

Cresciuta alla scuola dei maestri Prato e Vallini, Tina Allori canta con orchestre come quelle di Armando Fragna, Nello Segurini, Pippo Barzizza e Carlo Savina e nel 1954 viene proclamata “migliore nuova voce d’Italia” in un concorso bandito dalla radio. Nel 1957 partecipa al Festival di Sanremo con Ancora ci credo in coppia con Flo Sandon’s e Intorno a te (è sempre primavera) con Tonina Torrielli.

Il successo in URSS

Alla fine degli anni Cinquanta una sua versione di Arrivederci Roma registrata a Mosca vende cinque milioni di dischi in Unione Sovietica. Trasferitasi negli USA partecipa con notevole successo a vari festival internazionali della canzone italiana con brani come Il valzer del cuore o Notte e dì. Muore ad Amatrice, in provincia di Rieti, il 27 febbraio 1989.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".