Home C'era una volta Little Eva, sfruttata e dimenticata

Little Eva, sfruttata e dimenticata

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Il 10 aprile 2003 dopo una lunga malattia muore a Kinston, nel North Carolina, Little Eva. La notizia viene data distrattamente dai media di tutto il mondo. La sua morte non fa notizia perché ormai in pochi ricordano chi fosse quella donna che all’anagrafe è registrata con il nome di Eva Narcissus Boyd. Alle nuove generazioni non dice nulla e alle precedenti poco. Eppure per un brevissimo tempo è stata una stella luminosissima della scena pop internazionale. Nata a Belhaven, nel North Carolina, il 29 giugno 1945. La sua è una famiglia numerosa, costretta a muoversi continuamente inseguendo il lavoro. Anche la piccola Eva non può permettersi di vivere tranquillamente la sua infanzia. Tutti devono dare il loro contributo per tirare avanti e la ragazzina si adatta alle necessità.

La bambinaia canterina

Il lungo peregrinare li porta nel 1960 a New York, dove Eva, ormai quindicenne, riesce a farsi assumere dalle famiglie dei quartieri ricchi come bambinaia. Tra i suoi affezionati clienti ci sono anche Gerry Goffin e Carole King, in quel periodo marito e moglie, oltre che autori di successo. Quando la ascoltano canticchiare restano favorevolmente impressionati dalla sua voce la convincono a sottoporsi a un provino il cui esito è più convincente del previsto. La diciassettenne Eva si ritrova così con un contratto discografico e un frettoloso nome d’arte scelto per lei dai dirigenti della stessa casa discografica: Little Eva.

Il successo dura un attimo

La ditta Goffin & King decide di affidare alla sua voce Loco-motion, un brano inizialmente scritto per Dee Dee Sharp. La canzone ottiene uno straordinario successo in tutto il mondo arrivando al vertice delle classifiche in vari paesi. Decisi a sfruttare fino in fondo l’inaspettata gallina dalle uova d’oro discografici e produttori decidono di utilizzare l’immagine della ragazza per lanciare anche un ballo di moda con lo stesso nome della canzone. Il risultato è quello di legare per sempre a Loco-motion il personaggio di Little Eva. L’esplosione del beat e l’ondata di rinnovamento che attraversa la musica pop mondiale, fanno il resto. Dopo lo scarso successo di brani come Keep your hands off my baby, Let’s turkey trot e Old smokey locomotion, nel 1964 si chiude la sua avventura discografica. La ragazza non ha ancora diciannove anni ed è ormai considerata un reperto d’epoca. Nei decenni successivi Loco-motion tornerà spesso in classifica in varie versioni, tra tutte quelle dei Grand Funk Railroad nel 1972 e di Kylie Minogue nel 1988, ma Little Eva continuerà la sua vita ai margini di un music business capace di sfruttarla e poi di dimenticarla.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".