Home C'era una volta Quando Yoko Ono arrivò al vertice delle classifiche dance USA

Quando Yoko Ono arrivò al vertice delle classifiche dance USA

SHARE

Il 17 maggio 2003 Yoko Ono accetta di rispondere ai giornalisti che vogliono avere un suo commento sull’inaspettato successo del suo brano Walking on thin ice arrivato al primo posto delle classifiche della dance statunitensi

La prima settantenne

«Devo essere la prima settantenne della storia ad arrivare al primo posto nelle classifiche dance» Così il Yoko Ono risponde e chi le chiede l’effetto dell’inaspettato successo di un suo brano. Tra l’altro non è neppure un pezzo nuovo perché Walking on thin ice, è stato da lei composto nel 1980.

Tragicamente famoso.

Il brano è divenuto tragicamente famoso perché John Lennon, che aveva suonato la chitarra sull’incisione, aveva con sé il master al momento del suo assassinio. All’epoca era stato pubblicato, ma non aveva avuto particolare successo. Nel 2003 invece succede il miracolo grazie a un remix realizzato da un team di DJ quali Rui da Silva, Felix da Housecat e Danny Tenaglia, ai quali si sono aggiunti i Pet Shop Boys.

Previous articleL’Osteria la Briciola a Tivoli
Next articleAnche le donne negli uffici pubblici
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".