Home C'era una volta Ciro Formisano, un pezzo di storia della canzone napoletana

Ciro Formisano, un pezzo di storia della canzone napoletana

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Il 24 agosto 1963 in una modesta casa di Fuorigrotta a Napoli muore il cantante e attore Ciro Formisano. Ha settantacinque anni e, se si eccettua un breve commento nella cronaca locale, i giornali non danno neppure la notizia della sua morte. In quel periodo, infatti, sono pochi quelli che ancora si ricordano di lui, ma il suo nome è entrato di diritto nella storia della canzone del nostro paese per essere stato il primo interprete del famoso brano Varca napulitana, un classico della canzone napoletana scritto da Frustaci e Sala.

Il primo sogno è la lirica

Nato nel capoluogo campano nel luglio del 1888 studia canto con il tenore Fernando De Lucia. Il suo sogno è quello di diventare una stella della lirica e proprio nell’opera all’inizio degli anni Venti fa il suo debutto in palcoscenico. Il destino, però, ha in serbo altre sorprese per lui. Nel 1924, mentre sta preparando un recital di romanze e canzoni da eseguire al Trianon di Napoli, gli viene proposto un brano mai eseguito. È Varca napulitana, una canzone che fino a quel momento è rimasta nel cassetto degli autori perché nessun cantante se l’è sentita di inserirla in repertorio. Formisano all’inizio è scettico, ma poi, cedendo alle insistenze dei due autori accetta di farla sua nel concerto del Trianon.

Un brano che diventa un classico

Il brano diventerà un classico e lui resterà nella storia della canzone italiana per esserne stato il primo interprete. Sull’onda del successo decide di lasciare la lirica per dedicarsi alla canzone. A partire dal 1926 passa a tempo pieno al varietà, dove ottiene uno straordinario successo con un repertorio di classici napoletani. Negli anni Trenta e Quaranta è popolarissimo. La sua fama non si ferma a Napoli e neppure nei confini italiani. Numerosissime tournée in Europa e in Nordamerica costellano la sua intensa attività. Come molti protagonisti di quel periodo, però, all’inizio degli anni Cinquanta quando la fatica degli anni comincia a farsi sentire, lascia il palcoscenico e si ritira a vita privata nella sua Napoli.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".

2 COMMENTS

  1. Buonasera, il Cav. Ciro Formisano era il mio bisnonno. Siamo costantemente alla ricerca di materiale per ricostruirne la storia che anche a noi familiari è parzialmente oscura, se non grazie alle preziose testimonianze di una sua figlia che è ancora viva.
    Le chiedo di contattarmi all’indirizzo email che le lascio

    Grazie mille!

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