Home C'era una volta Il tragico volo di Duane Allman

Il tragico volo di Duane Allman

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Il 29 ottobre 1970 Duane Allman, leader con il fratello Gregg della Allman Brothers Band, viene investito da un camion mentre sta rincasando dopo la festa di compleanno di Linda, la moglie di Berry Oakley, il bassista della sua band.

Tre ore di speranza

Scagliato sull’asfalto dopo un volo di una cinquantina di metri, Duane, ventiquattrenne, muore dopo tre ore di speranza e di agonia nella sala rianimazione del Macon Medical Center. La sua fine lo consacra alla leggenda e alle speculazioni discografiche. Il gruppo decide di continuare ugualmente sotto la guida del fratello Gregg. La morte di Duane non attenua il successo della band ma ne impoverisce la classe.

La svolta commerciale

Nonostante lo straordinario successo di vendite, un album milionario come Brothers And Sisters sembra vivacchiare su canzoncine sofisticate ma deboline che amalgamano bene ma senza troppa fantasia country e blues. L’assenza del virtuosismo di Duane favorirà una sorta di contrapposizione tra il bluesistico Dicky Betts e Gregg Allman, più disposto a cedere al lato commerciale e alle suggestioni in chiave country che porterà la formazione storica a sciogliersi e a ricostituirsi più volte.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".