Home Green in Action A Parma ci vuole un albero… anzi 100.000

A Parma ci vuole un albero… anzi 100.000

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il Consorzio si dedica al progetto WeTree, studiato per coinvolgere il mondo della scuola parmense di ogni ordine e grado, con l’obiettivo di sensibilizzare e informare gli studenti sul valore dei boschi urbani

“Sogno di circondare Parma di boschi e di piantare un albero per ogni abitante”. Più di qualsiasi formula istituzionale inserita tra le righe di uno statuto ufficiale, queste parole della Presidente Maria Paola Chiesi suggeriscono la forza positiva che sostiene la lungimirante visione del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, costituito il 6 maggio 2020 con l’ambizioso obiettivo di creare boschi perenni in tutto il territorio di Parma e provincia, laddove ci siano terreni, pubblici o privati, liberi e disponibili. I 70.000 alberi messi a dimora fino al 2023 e gli ulteriori 30.000 che premetterebbero di raggiungere la programmatica (e sbalorditiva) quota di 100.000 entro il 2025 parlano di un impegno collettivo che ha visto una composita lista di attori muoversi attivamente per ottenere un risultato capace forse di superare le aspettative. Nel segno di una speranza che, come si sa, è sempre verde.

La carica dei 102

Di natura partecipata e aperta, il Consorzio si propone di diventare un punto di riferimento per aziende, enti e privati che abbiano la disponibilità di un terreno da imboschire, che vogliano finanziare l’attività di piantagione o donare il proprio tempo, attraverso il volontariato, sensibilizzando rispetto a un messaggio di prosperità della società in armonia con il pianeta. Sono attualmente 102 gli aderenti, tra soci ordinari (proprietari o i possessori dei terreni, tutti collocati nel territorio parmense, destinati a piantagione) e soci sostenitori (che supportano il progetto senza effettuare attività di piantagione). A essi vengono offerti servizi quali l’assistenza tecnica, la progettazione dell’impianto, la partecipazione a progetti e la promozione delle attività e la redazione del manuale di certificazione forestale PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification Schemes), Certificazione Forestale fondata sul rispetto dei criteri e degli indicatori definiti nelle Conferenze Ministeriali per la Protezione delle Foreste in Europa (Helsinki 1993, Lisbona 1998). Tutte le piantagioni del KilometroVerdeParma sono e saranno infatti gestite in conformità allo standard PEFC, come boschi a gestione forestale, in un’ottica di sviluppo sostenibile.

Un progetto che fa scuola

Dalla sua nascita, il Consorzio si dedica al progetto WeTree, studiato per coinvolgere il mondo della scuola parmense di ogni ordine e grado, con l’obiettivo di sensibilizzare e informare gli studenti sul valore dei boschi urbani e sull’importanza del rispetto della natura per formare cittadini più consapevoli. Dal 2020 al 2023, l’iniziativa ha interessato 259 classi e più di 6.400 studenti del territorio con oltre 85 uscite didattiche tra esplorazioni ambientali e piantagione di alberi. Partner educativi del Consorzio sono ARPAE – Agenzia Prevenzione Ambiente Energia Emilia-Romagna, Ente Parchi del Ducato, Esperta, Festival dello Sviluppo Sostenibile di Parma, Giocampus, Legambiente Parma, WWF Parma e Manifattura Urbana.

Il corridoio verde d’Italia

Tra gli interventi di riforestazione più significativi attuati fino a oggi, è doveroso (ma chiaramente non esaustivo) citare:

  • i boschi urbani lungo il tratto parmense dell’autostrada A1, realizzati da Chiesi Farmaceutici e Davines, su terreni di proprietà aziendale. Si tratta di piantagioni avviate nel 2019, prima della costituzione formale del Consorzio ed entrate poi, alla nascita, a far parte della sua dotazione: parliamo, rispettivamente, di 9.551 e 3.700 alberi.
  • le aree verdi dell’ITIS “Leonardo da Vinci” di Parma, Istituto che ha aderito con 44 classi al progetto educativo WeTree. In via Toscana, il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma ha provveduto alla piantagione di 87 piante, tra cui un raro esemplare di Ginkgo Biloba Hibakujumoku.
  • il Bosco Urbano a San Secondo Parmense, dove il Comune ha messo a disposizione un’area di 9.000 metri quadrati, da convertire a bosco. Gli alberi messi a dimora sono circa 350.
  • l’area Giocampus, presso il Campus Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi di Parma: qui è stata curata e realizzata la piantagione di 150 alberi, a cui si aggiungono 450 arbusti.
  • Bosco Urbano in Parma Mia. Nel quartiere residenziale di Parma Mia, a marzo 2021, è stato creato un bosco da 1.016 piante, interamente finanziato da cittadini e imprese, attraverso una campagna di crowdfunding lanciata sulla piattaforma GoFundMe in occasione del Natale 2020. La generosità di oltre 350 donatori ha permesso di raccogliere 25.000 euro, che garantiranno anche la manutenzione del bosco per i prossimi tre anni.
  • Progetto “Mille Querce”: realizzato a marzo 2021, questo intervento di riforestazione nei comuni interessati Montechiarugolo, Sissa Trecasali e Traversetolo è stato curato da Mutti, con il contributo tecnico dell’Ente Parchi del Ducato. Gli alberi già messi a dimora sono 1.100.
  • Bosco in cava Laterlite. Ad aprile 2021, tra Rubbiano di Solignano e Varano de’ Melegari, l’aiuto di Laterlite ha permesso di creare un bosco in una ex cava di argilla, mettendo a dimora 1.360 piante.
  • AgriBosco Barilla: voluto da Barilla, questo intervento di forestazione interessa una superficie di 23 ettari, pari a 30 campi da calcio. I lavori sono iniziati a primavera 2021. Ad aprile, è avvenuta la piantagione di 1.070 piante forestali e 200 piante pronto effetto. A novembre 2021, c’è stata invece la posa di quasi 1.600 ulteriori alberi e arbusti. Secondo le stime di AzzeroCO2, l’agriBosco Barilla assorbirà oltre 13mila kg di CO2 ogni anno per i prossimi 100 anni.
  • Bosco del Molino: un nuovo polmone verde a Collecchio, creato da Agugiaro & Figna, inaugurato a novembre 2021, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi. Su un terreno di 13 ettari, adiacente allo stabilimento, sono stati messi a dimora 18.000 tra alberi, arbusti ed essenze officinali. In questo modo, l’azienda intende compensare le emissioni totali dei propri quattro impianti, utilizzati per la trasformazione del grano. A regime, il Bosco del Molino garantirà l’assorbimento di 220 t/anno di CO2.
  • Bosco Bia: nel mese di febbraio 2022, il Consorzio ha messo a dimora 641 alberi su una superficie di 1 ettaro presso Talignano, nel comune di Sala Baganza. L’intervento di forestazione è stato realizzato dall’azienda Bia Home & Garden, con l’obiettivo di creare un bosco che possa rappresentare una risorsa fondamentale per la sostenibilità e la qualità della vita in città.
  • Bosco Stef: tra l’aprile del 2022 e maggio 2023, in un’area adiacente allo stabilimento STEF, ricadente nel comune di Fidenza, è stata realizzata una piantagione che ha visto la messa a dimora di circa 2.400 piante tra alberi e arbusti.
  • Bosco Parco della vita a Busseto: nel mese di dicembre 2022, nella settimana aperta dalla Giornata Nazionale degli Alberi, è stata realizzata la messa a dimora di 2.202 tra alberi e arbusti presso il Comune di Busseto, per una superficie complessiva di 1,1 ettari. L’intervento di forestazione, reso possibile da un bando della Regione Emilia-Romagna, interessa l’area del Palazzetto dello Sport e si articola in tre foreste urbane e in una serie di fasce boscate.
  • Bosco Iren: sotto la direzione tecnica del Consorzio, è stato realizzato il Bosco IREN che ha visto la messa a dimora di 3.115 piante tra alberi e arbusti su un’ex area agricola in strada Ugozzolo. La piantagione è caratterizzata da blocchi tematici, ognuno definito dalla presenza e dalla distribuzione spaziale e ripetitiva di un numero preciso di specie. La scelta delle piante è ricaduta su specie autoctone tipiche del paesaggio agrario e dei boschi circostanti, ovvero della fascia del querco-carpineto.
  • Bosco Urbano Parco-Gino Cervi: il 21 marzo è stato inaugurato il bosco da 900. L’iniziativa è il frutto di un patto di collaborazione per la Cittadinanza attiva siglato nel 2022 tra il Comune di Parma, il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, l’Associazione Sodales, con il coinvolgimento del Consiglio dei Cittadini Volontari Molinetto. 507 è il numero complessivo di   bambini e bambine delle scuole elementari e ragazzi e ragazze delle scuole superiori di II grado che, tra la primavera del 2022 e il mese di febbraio 2023 sono stati parte attiva nella piantagione del Bosco. 375 sono gli alunni della scuola primaria Corazza che hanno adottato simbolicamente gli alberi.
  • Bosco Fiere di Parma: un nuovo intervento di forestazione è stato realizzato all’interno del quartiere fieristico di Parma con la collaborazione del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, del quale l’importante azienda Fiere di Parma è socio ordinario. L’obiettivo è contribuire alla valorizzazione paesaggistico-ambientale del tratto più trafficato e inquinato dell’autostrada A1, che attraversa per 11 chilometri il capoluogo ducale. Sono state messe a dimora 750 piante tra alberi e arbusti.
  • Bosco Cava di Viarolo: l’intervento di forestazione, reso possibile dalla collaborazione con GIA-Gruppo Imprese Artigiane e ATC-PR3, ha visto la messa a dimora di 1.350 piante in uno spazio di notevole sensibilità ambientale. La messa a dimora di una varietà di specie autoctone renderà possibile il ripristino ambientale e il ripopolamento faunistico dell’area, che avrà una connotazione di oasi ecologico-didattica. Il progetto rientra tra le proposte del Comune di Parma di nuovo sito Natura 2000, Parma SIC e ZPS.

In collaborazione con…

Pubblico, privato e comunità sono i termini di uno scambio continuo che ha permesso al Consorzio Forestale KilometroVerdeParma di sviluppare un dialogo continuo, alla base di una fitta rete di collaborazioni. Tra esse, spicca quella avviata nel 2022 con l’Università di Parma e l’Orto Botanico, nella forma di un accordo per attività congiunte di ricerca sui benefici dei servizi ecosistemici legati alle nuove piantagioni. In particolare, sono stati creati dossier tematici relativi all’adattamento ai cambiamenti climatici, con riferimento alla mitigazione dell’isola di calore urbana, alla regimazione delle acque, alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e al valore sociale degli spazi verdi.

A fine 2023, è stato pubblicato uno studio sull’impatto dei benefici ecosistemici generati dai boschi. Lo studio commissionato dal Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, cofinanziato dalla Fondazione Cariparma, e condotto dallo spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Vsafe, analizza i costi-benefici relativi a tre interventi di forestazione in aree a verde, site nel Comune di Parma e nel Comune di Busseto, differenti per dimensioni, funzioni e contesti d’intorno. Grazie al modello innovativo di Vsafe è stato possibile valutare i Servizi Ecosistemici (SE) di ogni area sia dal punto di vista biofisico che economico. La valutazione economica dei servizi ecosistemici è stata poi inserita in un’ACB (analisi-costi-benefici) sociale che ha permesso di confrontare i benefici generati dai SE con i costi di realizzazione, gestione e manutenzione dei boschi. E i risultati non lasciano dubbi: la stima è che in 30 anni il ritorno dell’investimento è pari a 112 volte la spesa. E questo accredita concretamente il valore dei servizi ecosistemici -servizi insostituibili da qualsiasi altra tecnologia, indispensabili per il benessere umano e per le vite del nostro intero ecosistema.

Sempre più proficuo è inoltre il dialogo con la Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea. Se, attraverso la piattaforma MapMyTree, è tra le organizzazioni che contribuiscono all’attività di mappatura dei nuovi alberi piantati in territorio UE, in Italia, il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma documenta le nuove piantagioni con l’ausilio della piattaforma messa a disposizione dalla fondazione Alberitalia.

In collaborazione con il CINSA-Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali- verrà portato avanti un progetto di ricerca, i cui risultati saranno disponibili entro la primavera di quest’anno, finalizzato alla costruzione di una rete di Corridoi Ecologici: l’obiettivo è quello di favorire la connessione di habitat frammentati dall’urbanizzazione per agevolare il libero spostamento della fauna selvatica locale e di tutelare la biodiversità.