Home C'era una volta Al Foster, il batterista di Miles

Al Foster, il batterista di Miles

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Il 18 gennaio 1944 nasce a Richmond, Virginia il batterista Al Foster, registrato all’anagrafe con il nome di Aloysius Tyrone Foster.

L’incontro con Miles

La sua famiglia si trasferisce poco dopo la sua nascita a New York. Qui inizia lo studio della batteria all’età di 13 anni, dopo essere rimasto impressionato dall’ascolto di una versione di Cherokee eseguita da Max Roach, e si forma in maniera totalmente autodidatta. All’inizio degli anni Sessanta inizia a suonare con molti jazzisti newyorkesi, comparendo ben presto anche in studio d’incisione, soprattutto per la casa discografica Blue Note. Suona con musicisti come Blue Mitchell, Cannonball Adderley, Thelonious Monk, Freddie Hubbard, Hugh Masekela prima di entrare, nel 1972, nel gruppo di Miles Davis, del quale è il batterista per sei anni, suonando in tutto il mondo e comparendo in tutti i suoi dischi da On The Corner in poi.

Una carriera lunghissima

Nel corso di una tournée in Giappone suona nel gruppo che accompagna la cantante Abbey Lincoln. A partire dagli ultimi anni Settanta accompagna, sia dal vivo che su disco, molti pianisti di estrazione bop come Walter Bishop jr., Sadik Hakim (alias Argonne Thornton), Duke Jordan, Red Garland; ha inciso con musicisti come Frank Foster, George Adams e Sonny Rollins e,  tra il settembre e l’ottobre del 1978, partecipa a una tournée attraverso gli Stati Uniti delle Milestone Jazz stars, accompagnando Rollins, McCoy Tyner e Ron Carter. Ancora oggi appare spesso in concerti sia come side-man che a capo di un suo gruppo.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".