Home C'era una volta Alessio Urso, il contrabbassista dalle belle sonorità

Alessio Urso, il contrabbassista dalle belle sonorità

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Il 27 gennaio 1948 nasce a Roma Alessio Urso uno dei grandi e apprezzati specialisti italiani di contrabbasso.

Gli inizi alla tromba

A otto anni Alessio Urso studia la tromba per passare poi al pianoforte. A quattordici si dedica alla chitarra alla quale due anni dopo aggiunge il contrabbasso che, a partire dal 1969, diventa il suo strumento definitivo. Le prime esperienze jazz risalgono al 1965 quando, al Folkstudio di Roma, collabora al contrabbasso con Mario Schiano, Giancarlo Schiaffini, Toto Torquati, Massimo Rocci. Un impegno più continuativo ha inizio invece nel 1970 insieme con Marcello Rosa, con il quale collabora stabilmente fino al 1972 e saltuariamente fino al 1979, partecipando ai festival di Pescara, Umbria Jazz e Agrigento e al disco Friendship. Nei primi anni Sessanta oltre che con il sassofonista italoamericano Bill Bucci suona con musicisti come Art Farmer, Dizzy Reece, Lucky Thompson, Dusko Gojkovic.

Con De Paula

Nel 1974 entra a far parte del trio del chitarrista brasiliano Irio De Paula con il quale incide alcuni eccellenti dischi di jazz samba. Nel 1974 collabora con Cicci Santucci ed Enzo Scoppa, e suona con Teddy Wilson, Gianni Basso, Oscar Valdambrini, Steve Lacy, Mal Waldron, Johnny Griffin, Franco Cerri, George Coleman e Slide Hampton, solo per citare i musicisti più prestigiosi con i quali ha occasione di suonare) e incide con Steve Grossman e Schiano. Nel 1975 incide con Archie Shepp e Sal Nistico. Nel 1978 va in tournée con Chet Baker e Kai Winding. Nel 1979 presso il Centro Jazz St. Louis partecipa ad alcuni concerti con Bud Freeman, Wild Bill Davison e Yank Lawson. Negli anni successivi si conferma come un contrabbassista dalle belle sonorità decisamente affidabile per l’accompagnamento.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".