Home C'era una volta Angela Cracchiolo, anzi Bini, anzi Bi, no… Julie

Angela Cracchiolo, anzi Bini, anzi Bi, no… Julie

SHARE

Il 23 aprile 1948 nasce a Terrasini, in provincia di Palermo, Angela Cracchiolo, una cantante destinata a lasciare un piccolo, ma significativo segno nella storia della musica pop italiana, pur se con vari nomi.

Da Bini a Bi

Nel 1962, appena quattordicenne, partecipa con il suo veno nome al concorso per esordienti “La voce della baia”, classificandosi al secondo posto. Nel 1965 con il nome d’arte di Angela Bini, è finalista al Festival degli Sconosciuti di Ariccia con La notte di Salvatore Adamo. La sua esibizione viene notata da un talent scout della Dischi Ricordi, che la mette sotto contratto, cambiandole il nome d’arte in Angela Bi. Nel 1967 vince il Festival di Rieti in coppia con i Ribelli. Partecipa poi al Festival di Napoli del 1970 con il brano di Zanfagna e Barile Perdutamente, che si piazza all’ottavo posto in classifica e vince il premio della critica. Nello stesso anno è tra i partecipanti alla manifestazione “Un disco per l’estate” con Tu felicità.

Juli

Nel 1971 torna al Festival di Napoli con Nun è straniero, scritta da Alberto Testa e Plinio Maggi e nel 1972 incide la versione in italiano di Floy Joy delle Supremes, intitolata Perché non vuoi, il cui il testo in italiano è scritto da Roberto Vecchioni. Negli anni seguenti cambia ancora in nome d’arte. Diventa Julie e con Giulio Todrani forma il duo Juli & Julie. Nel 1981 torna a incidere da solista e l’anno successivo partecipa al Festival di Sanremo 1982 con Cuore bandito ma non riesce ad andare in finale. Dopo una ripresa dell’attività con Todrani, nel 1989 si ritira dal mondo dello spettacolo.

 

Previous articleTre modi per fare il gelato in casa con la frutta
Next articleLa scelta sfortunata di Collin Walcott
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".