Home C'era una volta Barry Finnerty, essenzialmente autodidatta

Barry Finnerty, essenzialmente autodidatta

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Il 3 dicembre 1951 a San Francisco, in California, nasce il chitarrista e compositore Barry Finnerty.

La chitarra come passione

Barry inizia a studiare il pianoforte all’età di cinque anni e qualche tempo dopo passa alla chitarra. Più che le lezioni è la passione a guidarlo tanto che spesso si definisce “essenzialmente autodidatta”. Le sue prime esibizioni avvengono nell’area di New York nel 1973, anno nel quale incontra il batterista Chico Hamilton, con il quale parte per l’Europa e partecipò al festival internazionale del jazz di Montreux, in Svizzera. L’anno dopo suona con il percussionista Airto Moreira e la cantante Flora Purim.

L’incontro con Miles Davis

Con Moreira partecipa anche al festival di Monterey del 1974 in un gruppo comprendente anche Mike Wolff al piano, Charles Fambro al basso e Roberto Silva alle percussioni. Dal gennaio del 1975 entra a far parte del quartetto del tenor-sassofonista e flautista Joe Farrell e successivamente suona e registra con Michael Brecker, Randy Brecker e The Crusaders. Nella sua lunga carriera incide anche con il violinista polacco Michael Urbaniak e con Chico Hamilton. Nel 1981 suona e registra con Miles Davis partecipando a molti brani dell’album The Man with the Horn.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".