Home C'era una volta Beniamino Maggio, tra Buster Keaton e Angelo Musco

Beniamino Maggio, tra Buster Keaton e Angelo Musco

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Il 6 agosto 1907 nasce Beniamino Maggio, uno dei personaggi di culto della canzone napoletana del Novecento.

Grande improvvisatore

Nato a Napoli il 6 agosto 1907 è figlio di Mimì Maggio, debutta nel 1913 interpretando Canzone garibaldina al fianco del trasformista Serafino Mastracchio e tra gli anni Trenta e Quaranta diventa uno dei personaggi più apprezzati dell’avanspettacolo napoletano. Grande improvvisatore è stato descritto come un “mix tra Buster Keaton e Angelo Musco”. Particolarmente apprezzate sono le sue incursioni nel repertorio di Armando Gill

Il successo cinematografico

Nel 1942 debutta sul grande schermo dove soprattutto nel dopoguerra gode di una buona popolarità. Beniamino Maggio ha lavorato spesso in scena con i suoi fratelli e sorelle Dante, Enzo, Pupella e Rosalia. Il 6 luglio 1990 muore all’improvviso colpito da un ictus cerebrale nella sera della trecentesima replica dello spettacolo “Na sera ‘e maggio”.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".