Home C'era una volta Bobby Bland detto Blue, un cantante fuori dagli schemi

Bobby Bland detto Blue, un cantante fuori dagli schemi

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Il 27 gennaio 1930 a Rosemark, nel Tennessee nasce il cantante Bobby “Blue” Bland. Il suo vero nome è Robert Calvin.

L’incontro con Gordon

Trasferitosi in gioventù a Memphis, Bobby incontra Roscoe Gordon che lo incoraggia a intraprendere la carriera di cantante. Nel 1948 entra così a far parte con lo stesso Gordon, Johnny Ace ed Earl Foster dei Beale Streeters che lo lanciano nel mondo del blues. Dopo aver suonato con Billy Red Love, viene presentato da B. B. King ai fratelli Bihari e a Sam Phillips, e poco prima di partire per il servizio militare nel 1951 registra vari brani per la Modern e per la Chess. Rimasto per cinque anni sotto le armi, Bland continua comunque a registrare e anzi il brano It’s My Lite Baby registrato in quel periodo diventa il suo primo grande successo commerciale.

Oltre il blues

La fama e la popolarità arrivano però qualche tempo dopo con brani come I’ll Take Care Of You, I Pity The Fool, Cry Cry, Lead Me On e Stormy Monday che i puristi giudicano una sorta di tradimento del blues tradizionale. In realtà Bobby non si ritiene prigioniero di un genere ma varia dal blues più puro al soul e il suo talento vocale e le sue indubbie capacità espressive consentono di soddisfare sia il grande pubblico, sia quanti lo considerano un cantante ancora legato al filone del blues. Muore a Memphis il 23 giugno 2013

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".