Home C'era una volta Buddy Knox, un profeta dell’hillbilly

Buddy Knox, un profeta dell’hillbilly

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Il 14 aprile 1933 nasce ad Happy, in Texas Buddy Knox, uno dei profeti dell’hillbilly bianco considerato con Buddy Holly tra i principali esponenti di quel genere meticcio che i critici musicali definiranno poi Tex-Mex.

I concerti nei rodei

La musica lo appassiona fin da bambino ma sembra destinata a restare un hobby visto che dopo la laurea sembra destinato a occuparsi di affari in una compagnia petrolifera. Ben presto, però, le giornate passate dietro alla scrivania finiscono per annoiarlo e Buddy decide invece di uscire dalla tranquilla routine iniziando a suonare nei rodei e nelle feste dei paesi del Sud degli Stati Uniti. Con Jimmy Bowen e Don Lanier forma i Rhythm Orchids, con i quali registra nel 1957, nello studio di Norman Petty, a Clovis, il suo primo, grande, successo Party doll.

Morbide musiche d’atmosfera

Le sue morbide musiche d’atmosfera, prive della grinta selvaggia del rockabilly “duro” ne fanno un personaggio gradito anche alla parte più tradizionalista del pubblico americano. Quasi in contemporanea con Party doll viene pubblicato anche I’m sticking with you che vende più di un milione di copie. È l’inizio di una lunga serie di successi come Rock your little baby to sleep e Hula love mentre il suo personaggio viene sfruttato anche dal cinema in film come “Jamboree”. Negli anni Sessanta, di fronte all’affermarsi di nuovi personaggi e nuovi stili la sua popolarità inizia a declinare nonostante il buon successo di brani come Lovey dovey e Somebody touched me. Ormai lontano dal suo miglior periodo continuerà a esibirsi nei circuiti country.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".