Home C'era una volta Nick Kamen, dalla pubblicità alla canzone

Nick Kamen, dalla pubblicità alla canzone

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Il 15 aprile 1962 a Epping, in Inghilterra, nasce Nick Kamen. Cresciuto in una famiglia numerosa cerca di sbarcare il lunario sfruttando il suo fisico e il suo fascino. In realtà vorrebbe dedicarsi allla musica. Compone e interpreta brani che invia alle varie case discografiche.

Uno spogliarello malizioso

All’inizio degli anni Ottanta diventa improvvisamente famoso in tutto il mondo grazie a un malizioso spogliarello in uno spot pubblicitario per una nota marca di jeans. Nello stesso periodo uno dei tanti nastrini registrati con alcuni amici musicisti e spediti a varie case discografiche finisce nelle mani di Madonna che, complice l’improvvisa popolarità del ragazzo, decide di produrre il suo primo disco Each time you break my earth cantando anche nei cori.

Il grande successo e il declino

Il singolo diventa un grande successo mondiale e segna l’inizio di un periodo di intensa attività per Nick Kamen che nel breve volgere di quattro anni pubblica tre album (Nick Kamen nel 1987, Us nel 1988 e Move until we fly nel 1990) e un gran numero di singoli estratti. Il declino comincia nel 1992 quando il pubblico accoglie tiepidamente l’album Whatever, whenever con i singoli You’re not the only one e We can’t lose what we’ve found. Vista l’aria, Nick Kamen abbandona il mondo della musica e si ritirarsi a vita privata dedicandosi soprattutto alla pittura. Si tornerà a parlare di lui nel 2003 quando la boyband svedese A*teens pubblicherà una cover di I promised myself.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".