Home C'era una volta Carmen McRae, il profondo senso del blues

Carmen McRae, il profondo senso del blues

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L’8 aprile 1922 nasce a New York la cantante e pianista Carmen McRae. Inizia a studiare il pianoforte fin da bambina e si esibisce per i compagni di scuola durante gli anni delle superiori.

Gli inizi difficili

Trascorso un breve periodo lontana da New York a lavorare come dattilografa, nel 1943 torna nella città natale dove si esibisce nei locali notturni come pianista e cantante. Carmen McRae si trova così a frequentare il Minton’s Playhouse, il celebre locale dove è nato il be bop. Dopo essersi sposata con il batterista Kenny Clarke viene scritturata per la big band di Benny Carter. L’anno seguente entrata a far parte dell’orchestra di Count Basie, ma gli ingaggi con i due celebri musicisti non le sono di grande aiuto per uscire dall’anonimato. Dal 1946 al 1947 è la cantante dell’orchestra di Mercer Ellington con cui realizza anche il suo primo disco sotto il nome di Carmen Clarke. Tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio dei Cinquanta attraversa un periodo di crisi, durante il quale è più volte sul punto di abbandonare l’attività musicale. Dopo essersi esibita per un certo periodo come entertainer al Minton’s, intorno al 1953 viene notata dal fisarmonicista Mat Mathews, che la scrittura nel suo quartetto e le offre l’occasione di incidere nuovi dischi. Proprio grazie a queste incisioni la McRae, che nel frattempo ha divorziato da Kenny Clarke, vede crescere la sua popolarità e anche la stampa specializzata inizia a parlare di lei.

Cantante dell’anno

In breve tempo la sua popolarità cresce al punto da diventare “cantante dell’anno” nel 1954 nel referendum di una rivista specializzata. Dalla metà degli anni Cinquanta in poi, la sua attività è intensissima. Carmen partecipa a innumerevoli concerti in tutti gli Stati Uniti, diventando una beniamina del pubblico del festival di Monterey. Durante gli anni Sessanta realizza alcune importanti incisioni tra le quali spiccano quelle con il quartetto di Dave Brubeck. Muore il 10 novembre 1994. Carmen McRae oggi è considerata una delle grandi voci del jazz per il suo profondo senso del blues e per il caratteristico timbro capace di dare tensione a ogni interpretazione. Di lei restano anche alcune interpretazioni di classici del repertorio di Billie Holiday che è stata all’inizio della carriera una precisa fonte di ispirazione.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".