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Parassiti, malessere e gonfiore addominale

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sintomi e cause parassiti
sintomi e cause parassiti

Parassiti, malessere e gonfiore addominale sono tre condizioni associate. La parassitosi è molto più frequente di quanto si immagini e rappresenta la causa di malesseri, gonfiore addominale e, talvolta, anche dell’insorgenza di disturbi più seri.

Pancia gonfia, flatulenza e meteorismo possono essere alcuni dei sintomi dovuti ad un accumulo di parassiti e tossine nell’organismo, troppo spesso – in qualche caso – ancora sottovalutati e poco indagati nei loro aspetti clinici. 

I parassiti intestinali: sintomi e cause

I parassiti intestinali possono riguardare tanto i bambini quanto gli adulti, ad ogni età, e non solo popolazioni che vivono nell’indigenza, nei territori più caldi e ancora in fase di sviluppo, ma anche quelle dei paesi occidentali. Vedremo in seguito le cause e ne esamineremo alcuni aspetti con il Prof. Antonio Iannetti, che si è gentilmente prestato a rilasciare un suo intervento su questo tema, e che si occupa di questo aspetto così importante per la salute dell’organismo.

Fra i danni causati dalla parassitosi: alterazioni della flora batterica e del sistema immunitario, a carico delle cellule intestinali, della produzione di importanti nutrienti come vitamine e sali minerali, di una corretta assimilazione di nutrienti fondamentali.

C’è poi un altro aspetto da considerare: il gonfiore addominale spesso lamentato da molte persone, con conseguente flatulenza e meteorismo. Ebbene, anche queste condizioni sono causate da un organismo “stressato” dalla presenza di parassiti e tossine.

Ecco che diviene fondamentale ricorrere a terapie mirate o a rimedi depurativi per sbarazzarsi sia degli uni che delle altre, o per risolvere gli effetti prodotti dalle sostanze nocive accumulate presenti nei cibi che mangiamo e nell’aria che respiriamo, e che possono invalidare la qualità di vita.

Come veniamo infestati dai parassiti?

Veicoli di parassiti che inquinano l’organismo possono essere alimenti, acqua, animali, ecc.

Con il Prof. Iannetti, Gastroenterologo Endoscopista digestivo e specialista in Gastroenterologia, Malattie del fegato e Medicina Interna, approfondiamo le cause e gli esami da effettuare per confermarne la presenza.

Parassiti e vermi intestinali, come accorgersene? Quali sono i sintomi manifesti?

Risposta: I sintomi possono essere di gravità differente, a seconda dell’agente e della carica infettante. Spesso le infestazioni sono pauci-sintomatiche e passano inosservate, esitando, per lo più, in risoluzione spontanea.

Altre volte i sintomi sono generici ed a-specifici, come dispepsia, flatulenza, nausea, alterazioni dell’alvo, gonfiore addominale.

La diagnosi deve essere confermata dall’esame parassitologico delle feci, eventualmente ripetuto, perché non sempre il parassita, le sue uova o le cisti, sono rappresentate nel campione fecale. Talora è opportuna la biopsia della mucosa in corso di esame endoscopico.

Vi sono sintomi silenti da “smascherare” con indagini specifiche?

Risposta: Se sono silenti, i sintomi non ci sono e si ricade nel punto precedente di un’infestazione di scarsa gravità, vuoi per il tipo di parassita vuoi per la carica infestante. Nel dubbio, in casi paucisintomatici, fare sempre un esame parassitologico delle feci.

Alimentazione e abitudini di vita possono prevenire la formazione dei parassiti?

Risposta: Le infestazioni da parassiti attengono sempre a scarse misure igieniche: bimbi che portano le mani alla bocca, alimentazione di verdure crude non ben lavate, acque contaminate, bagni in acque stagnanti, assunzione di carni o pesci crudi o mal cotti.
Quindi, per prevenire, occorre: lavarsi spesso, lavare sempre le mani prima di mangiare, evitare, durante viaggi in Paesi esotici, verdure non cotte e acqua non imbottigliata. Evitare pesce e carne non ben cotti.

Ringraziamo il Prof. Iannetti per il suo intervento.

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Valentina Montagna
Età "non pervenuta "perché non mi convincono né rappresentano le connotazioni prettamente logico-matematiche. Gli unici algoritmi che sono disposta a prendere in considerazione (dovendoci avere a che fare) sono quelli di Mr. Google. Profondamente credo nell'essenza e nel suo linguaggio. Lavoro nel web, tra giochi di parole e loro sfaccettature, ma so cavarmela anche con qualche riga di codice. Parlo due lingue di "marca" occidentale e professo fede e filosofia buddista, perché mi rende libera da dogmi e catenacci che non mi interessano per natura. Come istruzione, ne ho ricevuta una di qualità abbastanza elevata, malgrado ciò continuo a sentirmi una perfetta ignorante, aspirante conoscitrice di verità relative. Per questo motivo credo nell'importanza di ascoltare attentamente ciò che gli altri hanno da dire, perché si può sempre imparare qualcosa di illuminante, o luminoso.