Home C'era una volta Christian Escoudé e l’influsso di Django Reinhardt

Christian Escoudé e l’influsso di Django Reinhardt

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Il 23 settembre 1947 ad Angoulême, in Francia, nasce il chitarrista Christian Escoudé.

Il successo nella capitale

Di origine manouche, inizia a suonare nella città natale, dietro consiglio del padre, chitarrista lui stesso, che gli fa eseguire durante i suoi spettacoli, dei brani di Django Reinhardt. Christian pian piano si fa conoscere e suona dapprima nelle balere della sua regione, poi si reca a Parigi. Nella capitale suona al Chat qui Pêche, soprattutto con Eddy Louiss, Steve Potts, quindi con Slide Hampton, Dizzy Reece, accompagnando anche dei cantanti di varietà. Nel 1975 l’Accademia del Jazz gli conferisce il premio Django Reinhardt. Da quel momento si dedica esclusivamente al jazz, producendosi sia come solista che insieme a strumentisti come Michel Grailler, Jean Charles Capon, Martial Solal, Michel Portal e altri.

Dalla Francia al mondo

La sua popolarità cresce con il passare degli anni, superando i confini francesi e affermandosi tra i grandi della scena jazz internazionale. Nel 1980 suona in duetto con John McLaughlin, tenendo una serie di concerti in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Giappone. Successivamente si ripete con Larry Coryell e molti altri. Musicista autodidatta possiede una sonorità personale e una tecnica brillante che gli consentono un’idea musicale piena d’inventiva e un temperamento assai vivace, grazie ai quali ha potuto progressivamente liberarsi dell’influsso di Django Reinhardt.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".