Home C'era una volta Jack Costanzo, da ballerino a Mister Bongo

Jack Costanzo, da ballerino a Mister Bongo

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Il 24 settembre 1922 nasce a Chicago, nell’Illinois il percussionista Jack Costanzo, destinato a diventare uno dei più popolari suonatori di bongo e conga della storia.

Un maestro di ballo

Jack James Costanzo, questo è il suo nome intero, fa la sua apparizione nel mondo musicale agli inizi degli anni Quaranta come ballerino al fianco della moglie, Marda Saxon e, anche dopo il servizio militare, prosegue sulla strada intrapresa divenendo maestro di ballo al Beverly Hill Hotel nel 1945. La sua vita cambia l’anno seguente quando Bobby Ramons avendolo ascoltato in jam session lo scrittura nella sua orchestra per suonare il bongo. Da quel momento la sua abilità di percussionista lo fa conoscere ovunque

Mister Bongo

Dopo brevi apparizioni nelle orchestre di Chuy Reyes, dei Lecuona Cuban Boys e di Rene Touzet, entra a far parte della grande orchestra di Stan Kenton dal 1947 al 1948 per passare l’anno successivo con Nat King Cole con il quale rimane fino al 1953 suonando anche per attrici e cantanti come Peggy Lee, Frances Faye, Judy Garland, Betty Grable. La sua abilità gli porta il soprannome di Mister Bongo. Moltissime sono le sue incisioni, soprattutto con Kenton con il quale è stato anche in tournée e con Nat King Cole. Tra le migliori si citano Peanut Vendor, Monotony, Abstraction, Bongo Riff. Nella sua lunga carriera incide anche con Jack Millman, Pete Rugolo, Jazz City Workshop e dirige moltissime formazioni sotto il proprio nome partecipando a diversi spettacoli TV e a otto film. Muore il 18 agosto 2018

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".