Home C'era una volta Dee Dee Pierce, il trombettista che non voleva lasciare New Orleans

Dee Dee Pierce, il trombettista che non voleva lasciare New Orleans

SHARE

Il 18 febbraio 1904 a New Orleans, in Louisiana, nasce il trombettista Dee Dee Pierce, il cui vero nome è Joseph De La Crois Pierce

Allievo di Kid Rena

Tipico personaggio del jazz di New Orleans Dee Dee Pierce appartiene a quella generazione di musicisti che non si allontanano volentieri dalla città del delta e preferiscono restarci anche quando avviene il grande esodo nero verso il nord degli Stati Uniti. Il trombettista inizia a suonare giovanissimo, prendendo lezioni da Kid Rena ed esibendosi con gruppi di musicisti locali guidati dal professor Caligny, un pittoresco personaggio della New Orleans degli anni Venti. Con lui ci sono il batterista Arnold Du Pas, il sassofonista Race Cobet e il bassista Louis Green.

L’incontro con Billie

Nel 1933 fa parte del gruppo di Paul Barnes in varie tournée nella Louisiana. Poco dopo unisce il suo destino a quello di Wilhelmina Madison Goodson, una cantante blues e pianista che con il nome di Billie Pierce diventa la sua compagna e poi la guida quando Dee Dee diventa cieco. Negli anni Quaranta va a far parte della Young Tuxedo Brass Band e poi dei gruppi di Albert Burbank, specializzandosi come accompagnatore di gloriose blue singer come Ida Cox. Nella seconda metà del novecento Dee Dee Pierce è una delle attrazioni della Preservation Hall di New Orleans, insieme a George Lewis e gli altri veterani, ultimi simboli della stagione eroica delle origini del jazz. Muore il 23 novembre 1973.

 

Previous articleBrodo, zabaione e stracciatella contro l’influenza
Next articleHolly Johnson, il cantante di successo, l’autore e il pittore
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".