Home C'era una volta Holly Johnson, il cantante di successo, l’autore e il pittore

Holly Johnson, il cantante di successo, l’autore e il pittore

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Il 19 febbraio 1960 a Liverpool, nasce il cantante e autore William Johnson, più conosciuto come Holly Johnson

I Frankie Goes to Hollywood

Ancora adolescente si fa conoscere nell’ambiente musicale della sua città come bassista dei Big in Japan, un gruppo punk attivo dal 1977 al 1978. Nel 1979 debutta come solista con il singolo Yankee Rose cui segue, l’anno dopo, Hobo Joe. Nello stesso periodo conosce il batterista Peter Gill, il bassista Ed O’Toole e il chitarrista Brian Nash con il quale dà vita ai Sons of Egypt, il nucleo base dei Frankie Goes to Hollywood, un gruppo musicale pop britannico che ottiene un grandissimo successo con brani come Relax e The Power of Love di cui Holly Johnson è l’autore di testi e musiche.

Il solista e il pittore

Nel 1989 debutta come solista con il singolo Love train, cui segue, nella primavera dello stesso anno l’album Blast e i singoli Atomic city e Americanos (inserito nella colonna sonora del film “Cookie”). Nell’aprile del 1989 partecipa con Paul McCartney, The Christians e Gerry Marsden all’album Ferry cross the Mersey realizzato per aiutare le famiglie delle novantacinque vittime dello stadio di Hillsborough, nei pressi di Sheffield. Nel 1990 interpreta Love me tender nell’album in memoria di Elvis Presley The last temptation of Elvis. Nello stesso anno Holly pubblica il singolo Where as love go, trailer dell’album Dreams that money can’t buy. Tanto il singolo quanto l’album non riscutono il successo sperato. Negli anni seguenti alterna qualche sporadica presenza musicale in eventi particolari a un apprezzato impegno come pittore.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".