Home C'era una volta Ed Xiques, un saxoclarinettista tra pop e jazz

Ed Xiques, un saxoclarinettista tra pop e jazz

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Il 9 ottobre 1939 a Staten Island, New York, nasce il saxoclarinettista Ed Xiques, il cui vero nome è Edward F. Jr. Xiques.

Gli inizi da autodidatta

Dopo aver iniziato a suonare il sassofono soprano sotto l’insegnamento del padre, Xiques resta un musicista per lo più autodidatta fino al 1957, anno in cui si iscrive alla Boston University. Da allora e fino ai primissimi anni Sessanta ha modo di suonare in quella città al fianco di leaders quali Jackie Byard ed Herb Pomeroy. Trasferitosi successivamente a New York, milita all’interno di alcuni gruppi decisamente orientati verso la musica commerciale pur non rinunciando a svolgere, in veste di free-lance, una discreta attività jazzistica, suonando tra gli altri con Duke Pearson e il New York Improvisation Ensemble di Chris Swansen.

Tra pop e jazz

Nel 1970 entra a far parte per alcuni mesi della formazione di Woody Herman e nel 1971 fa il suo ingresso nell’orchestra diretta da Thad Jones e Mel Lewis, nella quale resta a lungo, pur continuando nello stesso tempo a suonare anche in qualità free lance con un notevole numero di noti jazzisti. Negli anni Ottanta suona frequentemente con Toshiko Akiyoshi e Liza Minnelli senza rinunciare a incursioni jazz con la Westchester Jazz Orchestra, la New York Jazz Repertory Company e la Composers Big Band di Diana Moser. Suona anche in vari gruppi di Mario Bauza e Maria Schneider. Dalla fine degli anni Novanta fino al suo pensionamento nel 2018, insegna musica al Vassar College di Poughkeepsie. Muore a Las Cruces, nel New Mexico, il 4 dicembre 2020.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".