ENGIE, player mondiale dell’energia, apre le porte di stabilimenti e centrali a ciclo combinato (CCGT) di Rosignano – nel sito produttivo di Solvay – agli alunni dell’’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “E. Mattei”, per un programma che coinvolgerà sia l’ITISS che il Liceo scientifico della scuola, per un totale di 70 studenti.
Engie aderisce al programma per l’istruzione
Il progetto formativo – che replica diverse esperienze positive di alternanza “Scuola – Lavoro” quali quelle con gli Istituti tecnici “Armellini” e “Galileo Galilei” di Roma, ha preso avvio a fine febbraio e durerà fino a maggio, prevedendo:
- 2 sessioni del corso base al simulatore, intitolato “avviamento da freddo di un impianto CCGT
- 1 sessione di “termodinamica”
- 1 sessione di “cenni di termodinamica e presentazione del CCGT”
Engie per la formazione
ENGIE pone in tal modo a disposizione del sistema scolastico nazionale, la sua struttura di formazione che da tempo si distingue, anche grazie alla presenza di un avanzato simulatore, nella formazione tecnica di primo addestramento e di aggiornamento periodico di tutto il personale di esercizio e di manutenzione dei 4 impianti termoelettrici che il Gruppo possiede in Italia (Torino, Voghera e, nella stessa Rosignano, con le due centrali Rosen e Roselectra).
ENGIE, consapevole del proprio ruolo e impegnata in ambito sociale anche al servizio delle comunità nelle quali opera in oltre 70 paesi, intende contribuire alla crescita qualitativa del sistema di formazione scuola/lavoro Italiano.
“Con il nostro programma di formazione ‘on the job’ – ha affermato Rapotan Gelu, GEN- Generation Europe ENGIE, Business lines che ha in carico la gestione delle centrali termoelettriche in Europa – vogliamo offrire ai giovani un’occasione per rapportarsi con le aziende e maturare un’esperienza preziosa ed utile ad inserirsi velocemente nel mondo del lavoro, facendo parlare due realtà, la scuola e l’impresa. Abbiamo strutturato gli incontri secondo un percorso ‘personalizzato’, costruendo un ambiente che facilita l’apprendimento da parte dei ragazzi. Siamo anche favorevoli all’idea di riconoscere una sorta di ‘bollino blu’ a quelle aziende che, come noi, si mettono a disposizione distinguendosi per qualità, serietà e impegno”, ha proseguito Rapotan Gelu “per allargare ancora di più la platea delle aziende coinvolte in questi progetti di valore”.
“Per l’Iti e per il Liceo Scientifico “E.Mattei” la collaborazione con ENGIE rappresenta un elemento di grande qualità nel percorso scolastico dei nostri studenti sia per la conoscenza delle aziende che operano nel nostro territorio sia per l’approfondimento delle loro conoscenze scientifiche e tecnologiche che con ENGIE raggiungono i massimi livelli. – ha commentato Nicoletta Latrofa Preside degli Istituti – Questa collaborazione permette ai nostri ragazzi di guardare anche al loro futuro sia lavorativo che nel proseguimento degli studi universitari, non è un caso che le prime iniziative organizzate insieme all’azienda abbiano già dato risultati soddisfacenti e soprattutto siano risultate estremamente gradite ai ragazzi. Anche il lavoro di chi, come docente, segue questi percorsi d miglioramento della didattica viene in questo modo valorizzato: non si tratta infatti di fare una generica alternanza scuola- lavoro, ma di offrire ai nostri studenti occasioni di conoscenza nuova , che integrino quello che è il loro percorso scolastico.”
Engie: quasi 30mila progetti scolastici
A livello nazionale, gli studenti coinvolti nel programma alternanza scuola – lavoro, reso obbligatorio nel 2015-2016 per gli studenti del terzo e quarto anno delle Superiori con la legge 107/2015, sono stati nel 2016 il 36,1% del totale, sfiorando il 50% negli Istituti tecnici e il 60% nei Professionali, con 29.437 progetti. La Toscana, è la regione che si posiziona al quinto posto, con 11.637 strutture ospitanti (oltre alle imprese, anche enti pubblici, attività culturali, associazioni professionali, organizzazioni no profit), equivalenti al 7,7% del totale nazionale, preceduta da Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e seguita da Marche, Lazio, Puglia, Sicilia, Campania (Fonte Miur – dati 2016).