Home C'era una volta Ernie Henry, un sax dal suono aspro

Ernie Henry, un sax dal suono aspro

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Il 29 dicembre 1957 muore a New York il sassofonista Ernie Henry, il cui nome completo è Ernest Albert Henry.

Una famiglia di musicisti

Nato a Brooklyn, New York, il 3 settembre 1926 in una famiglia di musicisti (il padre suona il piano e una sorella è insegnante di piano e organista in una chiesa) il giovane Henry si esercita al pianoforte fin da bambino. A dieci anni studia violino decidendo poi di passare al sassofono non molto tempo dopo. Il suo modello è Johnny Hodges, un sassofonista che allora è molto popolare. Solo dopo il suo congedo dal servizio militare nel 1947 inizia a pensare che la musica possa diventare un “mestiere”. In quell’anno viene scritturato da Tadd Dameron per suonare nella 52a Strada, alla Famous Door. Il 26 settembre 1947 Ernie suona con Fats Navarro, Charlie Rouse, Tadd Dameron, Ernest Boyd e Shadow Wilson incidendo per la Blue Note classici come The Chase, The Squirrel, Our Delight e Dameronia e, con Navarro, Dameron, Curley Russell e Kenny Clarke, per la Savoy, A Be-Bop Carroll e un altro brano famoso come The Tadd Walk. Accetta anche altre scritture interessanti da Charlie Ventura, George Auld, Max Roach e Kenny Dorham. Finalmente, tra il 1948 e il 1949, viene messo sotto contratto da Dizzy Gillespie nella cui orchestra rimane quasi due anni.

Dizzy e gli altri

Dal 1950 al 1951 suona con Illinois Jacquet, scegliendo poi di lavorare come indipendente e impiegando parecchio del suo tempo all’arrangiamento e alla stesura di alcuni pezzi che avrebbero avuto un ottimo successo. Aveva, naturalmente, avuto modo di ascoltare Parker più volte, ma aveva anche trovato la forza per studiarne la musica evitando qualsiasi tentativo di imitazione e imponendosi per la originalità dello stile e anche del suono un po’ aspro e molto originale. In questo periodo partecipa a molte jam sessions e anche a sedute discografiche. Nel 1956 entra a far parte del gruppo di Thelonious Monk, con Rollins, Pettiford e Roach. Nel 1957 torna nella grande orchestra di Gillespie, malgrado non ami le formazioni troppo numerose che finiscono per soffocarlo. Vi resta un anno Ha ancora il tempo di incidere con Tadd Dameron il 9 marzo 1956, con Kenny Dorham il 2 dicembre 1957; la notte del 29 dicembre 1957, dopo aver suonato al Birdland con l’orchestra di Gillespie, ha un malore e muore.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".