L’8 aprile 1930 nasce a Firenze il batterista Flavio Carraresi nato nell’ambiente jazz e poi divenuto anche un affermato autore di canzoni nonché interprete
Un gruppo a suo nome
Appassionato di musica jazz, inizia a suonare verso il 1948 prendendo parte alla attività dell’Hot Club della sua città inizia di formare un’orchestra a suo nome con Franco Motta al clarinetto, Beppe Termini al contrabbasso e Sandro Comensoli al vibrafono. Con questo gruppo nel 1950, si trasferisce a Milano dove negli anni seguenti ha l’occasione di suonare con jazzisti come Oscar Valdambrini, Gianni Basso, Glauco Masetti, Raoul Ceroni, Gianfranco Intra, Piero Soffici, Nunzio Rotondo, Flavio Ambrosetti, Vittorio Paltrinieri e Stan Getz. Nel 1955 entra a far parte dell’orchestra di Giampiero Boneschi alternandosi con Rodolfo Bonetto.
Dal jazz al pop
Con l’avvento del rock and roll si avvicina alla musica leggera, e nel 1957 entra nei Rock Boys, il gruppo che accompagna Adriano Celentano, sostituendo Giancarlo Ratti. L’esperienza dura poco più di due anni e termina quando Carraresi decide di abbandonare il gruppo. Alla fine degli anni Cinquanta e nei primi Sessanta entra a far parte del Quintetto Italiano con Giulio Libano, Glauco Masetti, Alceo Guatelli e Renato Angiolini. Non rinuncia però alla musica pop sia come interprete che come compositore. Vincitore di vari premi, compone brani di successo come La nostra casa, La brava gente, Vecchia periferia e Quello sbagliato. Negli anni Ottanta si dedica anche alla realizzazione di sigle per i cartoni animati giapponesi. Muore il 22 novembre 1992.