La strada si snoda tra morbide colline, rivestite a perdita d’occhio da ordinati filari di verde oliva. E’ l’olio l’oro di queste terre. Le Terre dell’Andalusia. Olio e solo olio. Ogni tanto una grande fattoria col suo palmento. Le terre sono vuote di uomini: la “cosecha” (ossia la raccolta) non è iniziata. Si attende. Attorno, più o meno vicini alla strada, i paesini bianchi sembrano fuori dal tempo, come gatti appiattiti alla terra in cerca di fresco. Solo svetta il campanile della chiesa.
La Via Verde dell’Olio
E’ un paesaggio sereno, che invita il turista a godere della natura, ordinata dalla mano dell’uomo, ma non violata. E’ la strada adatta agli amanti della bicicletta, che senza faticose salite possono attraversare le terre tra Cordoba e Jaén. Negli uffici del turismo di Cordoba si possono richiedere informazioni sulle numerose “almazaras”(molini per la spremitura delle olive) e impianti d’imbottigliamento aperti al pubblico. Nei “cortijos”, con la loro caratteristica architettura, vi attendono degustazione di prodotti con esposizione di artigianato locale. Una fetta di pane fresco con pomodoro passato, olio extravergine e sale non si può non assaggiare. Un suggerimento per possibili itinerari? Gli ulivi centenari di Cambil per poi seguire l’enorme vallata di uliveti, che va dalla Sierra Magina alle rive del Guadalquivi tra Jaén e Baeza, deliziosa città con testimonianze rinascimentali, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Vicino a Baeza, in una grande tenuta, si trova perfino l’imperdibile Museo della Cultura dell’Olivo.
La Via Verde dell’olio, un itinerario di 50 chilometri che parte da Jaén e attraversa località famose per la produzione di olio come Torredonjimeno, Torredelcampo o Martos, non è dunque solo un percorso naturalistico da attraversare in bici, ma è anche un percorso gastronomico e culturale, che va assaporato fuori dai convenzionali e frettolosi circuiti offerti dai Tour operator sull’Andalusia.