Home C'era una volta Baldo Maestri, un creativo saxoclarinettista

Baldo Maestri, un creativo saxoclarinettista

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Il 6 luglio 1923 nasce a Roma il sassofonista e clarinettista Teobaldo Maestri, più conosciuto come Baldo.

Dal violino al clarinetto

A cinque anni inizia a studiare violino ma sei anni dopo passa al clarinetto e si iscrive al conservatorio di Roma dove si diploma nel 1939. Nel 1941 fa le prime esperienze nel jazz con il sestetto di Alfio Grasso col quale si trasferisce in Germania dove resta fino al 1947. Nel 1948 entra a far parte dell’orchestra del Centro Produzione Rai nella quale per molti anni è il leader della sezione dei sassofoni. Nel 1952 esegue a Stoccarda, in Germania, il Concerto per clarinetto e orchestra di Artie Shaw con l’orchestra di Erwin Lehn. Tra il 1960 e il 1961 collabora a “30 anni di Swing” una serie di trasmissioni radiofoniche con Lelio Luttazzi.

Con i Saxes Machine e l’area creativa

Nel 1960 partecipa alla registrazione della Piccola suite Americana per quattro sassofoni di Piero Umiliani che ottiene poi il premio della Critica Discografica. Negli anni Sessanta tiene concerti di musica classica come sassofonista contralto nei più importanti teatri e la sua attività più propriamente jazzistica rimane confinata nell’ambito dell’Orchestra Rai fino al 1978 quando inizia la collaborazione con la Saxes Machine di Bruno Biriaco come leader dei sassofoni. Nel 1979 prende parte a un paio di Laboratori con musicisti dell’area cosiddetta “creativa” come Hank Bennink, Misha Mengelberg, Enrico Rava, Renato Geremia, Giancarlo Schiaffini, Gianluigi Trovesi e altri. Muore il 6 gennaio 1991.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".