Home C'era una volta Friedrich Gulda, il pianista classico innamorato del jazz

Friedrich Gulda, il pianista classico innamorato del jazz

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Il 16 maggio 1930 nasce a Vienna Friedric Gulda, pianista, compositore e arrangiatore con qualche esperienza significativa anche al sax e al flauto

Un pianista classico molto apprezzato

Fredrich Gulda inizia gli studi classici di pianoforte nel 1937 e, nel 1946, vince il primo premio in una gara internazionale a Genf. In quegli anni si interessa anche al jazz che inizia a suonare in qualche ocale di Vienna a partire dal 1949 anche se non rinuncia a una brillante carriera come pianista classico che lo vede tra gli interpreti più apprezzati di Beethoven, Chopin, Mozart. Tra il 1955 e il 1956 realizza una serie di trasmissioni radiofoniche con la Austrian All Stars, nel 1956 si esibisce al Birdland con Idrees Suliman, Phil Woods, Seldon Powell, James Cleveland. Nel 1961 inizia per qualche tempo a studiare il sassofono baritono, tenendo delle session con musicisti austriaci, al festival di Berlino del 1962, con il Workshop Oktet nel 1963 con Hans Koller, Fatty George e altri.

L’attività jazzistica

Nella primavera tra il 1964 e il 1966 dà vita a una propria orchestra jazz internazionale con stelle di prima grandezza come Herb Geller, Art Farmer, Freddie Hubbard, J.J. Johnson, Joe Zawinul, Ron Carter, Mel Lewis e molti altri. Si esibisce più volte con Stan Kenton e nel 1966 organizza una gara jazz internazionale a Vienna destinata a premiare strumentisti come Franco Ambrosetti, Jiggs Wigham, Eddie Daniels, Fritz Pauer, Miroslav Vitous, Klaus Weiss. Fonda inoltre la Musikforum Ossiachersee, un festival destinato a durare negli anni. Muore a Weissenbach, il 27 gennaio 2000.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".