Il 5 luglio 1971 al Vigorelli di Milano è in programma un atteso concerto dei Led Zeppelin in occasione della tappa del Cantagiro. La polizia, drammatizzando un po’ le annunciate contestazioni contro il costo del biglietto, ha schierato oltre duemila agenti in assetto antisommossa nel perimetro esterno dell’impianto.
Modi spicci e brutali
I modi spicci e brutali con i quali hanno represso, fin dalle prime ore del pomeriggio, ogni accenno di protesta, hanno contribuito a creare un clima di nervosismo generale. Alle 22.40 i Led Zeppelin iniziano a suonare. Un centinaio di ragazzi senza biglietto trattenuti all’esterno inizia a urlare «PS-SS». Parte una carica violenta. I giovani si disperdono. Un gruppetto approfitta della confusione per sfondare un cancello incustodito. La polizia lancia verso di loro alcuni lacrimogeni che finiscono, ovviamente, dentro al Vigorelli. Il risultato è devastante. I diecimila spettatori, immersi nel fumo dei lacrimogeni, si ammassano verso il palco.
I Led Zeppelin s’arrendono
I Led Zeppelin sospendono il concerto e Robert Plant invita tutti alla calma. Si riprende con Since I’ been loving you, ma il fumo ha ormai raggiunto anche il palcoscenico. Robert Plant tossisce e Jimmy Page piange copiosamente. Altri dieci minuti di confusione poi la band attacca Whole lotta love, mentre dall’esterno la polizia lancia un’altra cascata di lacrimogeni sul lato destro della platea. La folla degli spettatori preme sempre di più verso il palco. Mentre parte l’assolo di batteria il palco piomba nel buio. Non arriva più energia elettrica. I Led Zeppelin si arrendono. Lasciano il palcoscenico mentre il pubblico cerca scampo verso il palco. La ressa è paurosa. Gli spettatori, soffocati dal fumo dei lacrimogeni, si accalcano verso le uscite. Presa tra due fuochi la polizia reagisce con veemenza. Gli scontri dureranno tutta la notte e si estenderanno ad altre zone della città. Nei giorni successivi Robert Plant, il cantante della band, accuserà di “barbarie” la polizia italiana, unica responsabile, a suo dire, degli incidenti.
Le scene del video qui riprodotto sono di Luigi Banfi.
rubare spezzoni del video e senza citare autore..è deplorevole…
Buon giorno luigi. Non è vero. Chi apre il video di You tube legge il nome dell’autore. Comunque provvediamo subito a inserirlo anche per chi non lo aprisse