Home Green Economy Giorgia Pontetti: “Robot Farm, tra agricoltura e tecnologia”

Giorgia Pontetti: “Robot Farm, tra agricoltura e tecnologia”

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Giorgia Pontetti Robot Farm
Nel tentativo di fare sintesi tra agricoltura e tecnologia, nasce la Robot Farm. Dailygreen ha intervistato la proprietaria dell'azienda Giorgia Pontetti.

I continui cambiamenti climatici e la perdurante crisi economica, lungi dallo scoraggiare l’inventiva e la creatività delle persone, sta fornendo, al contrario, un incentivo a battere nuove strade sia in termini di produzione industriale che di coltivazione agricola. Al recente Maker Faire di Roma, Giorgia Pontetti di Robot Farm ha presentato alcuni progetti davvero interessanti sotto questo punto di vista. Dailygreen l’ha intervistata per approfondire le sue attività.

Giorgia Pontetti presenta Robot Farm

Giorgia, benvenuta sulle pagine del nostro web magazine. Innanzitutto volevo chiederti di presentarti brevemente ai nostri lettori. 

Sono un ingegnere con una grande passione per l’agricoltura. La mia famiglia, infatti, ha origini contadine e sono sempre stata nell’orto o nei frutteti con mio nonno e mio padre. Ho avuto il privilegio non solo di poter studiare ma di prendere due lauree in ingegneria elettronica e poi ingegneria astronautica per seguire la mia passione e poter lavorare insieme a mio padre anche nel settore spaziale all’interno dell’azienda di famiglia. È proprio lì che tanti anni fa, partecipando ad una conferenza sui temi dello spazio, venni a conoscenza della tecnica idroponica. E fu amore a prima vista. Nacque così l’idea di unire le conoscenze di microelettronica relative alle camere bianche con quelle “contadine” che mi derivano dalla famiglia per realizzare un’azienda agricola di nuova generazione che potesse mettere a fattor comune e potesse coniugare le mie due grandi passioni: la tecnica/tecnologia e l’agricoltura. È nata così la Ferrari Farm una azienda che coltiva in idroponica all’interno di serre ermetiche e sterili completamente computerizzate.

Al recente Maker Faire di Roma, hai presentato alcuni tuoi progetti. Ti va di illustrarceli, Giorgia?

Partendo dalle serre idroponiche di Ferrari Farm, è nata l’idea di progettare e realizzare una macchina (grande quanto un elettrodomestico standard) da installare in tutte le case per permettere a chiunque di coltivare i propri vegetali in automatico senza necessità di competenze agronomiche o pollice verde e prescindendo dalle mutazioni climatiche e dall’inquinamento tipico delle città.

Giorgia
Giorgia Pontetti di Robot Farm spiega il progetto della serra idroponica

Al Maker Faire, quindi, abbiamo presentato RobotFarm® una macchina automatica in grado di coltivare in autonomia dal seme fino al momento del raccolto, pensata per la coltivazione urbana indoor. Detta in sintesi, un orto automatico vero e proprio. Abbiamo poi presentato il nostro “Cultivator kit fai-da-te” per la coltivazione idroponica indoor, un kit di basso costo che permette la coltivazione di vegetali (insalate, spezie, nano pomodoro) in casa in spazi molto ridotti.

Giorgia, soffermiamo un momento la nostra attenzione sulla serra idroponica automatica. Qual è il meccanismo alla base?

Il meccanismo alla base di RobotFarm® è la nostra Ricetta Elettronica di Coltivazione che permette a un computer di gestire tutti i parametri necessari per la coltivazione in modo automatico e senza necessità di intervento umano. In questo modo, basta seminare e al resto pensa RobotFarm® fino al momento del raccolto. Fare l’orto non è mai stato così semplice!

Mi sembra di capire, Giorgia, che stai cercando di portare avanti una serie di progetti improntati all’ecosostenibilità. 

Io sono ancora una sognatrice e penso che il mondo possa essere ancora cambiato e salvato, basta metterci un po’ di impegno e utilizzare le nuove tecnologie per questo obiettivo.

Giorgia
Un vegetale nella serra idroponica

La coltivazione idroponica è la tecnica più antica del pianeta e consente la coltivazione ovunque (indoor ed outdoor) con un enorme risparmio idrico. Il mio obiettivo, quindi, è quello di promuovere un nuovo modo di coltivare, evitando merci che viaggiano per mesi e per chilometri prima di raggiungere le nostre tavole, evitando l’uso di pesticidi e aumentando la qualità dei cibi che tutti i giorni mangiamo perché, come diceva Ludwig Feuerbach, “noi siamo quello che mangiamo”.

Diamo uno sguardo al futuro, Giorgia. Pensi di commercializzare a breve i tuoi progetti? Contemporaneamente, ti stai dedicando a nuove idee?

Il mio obiettivo futuro è di poter arrivare nel 2017 alla commercializzazione di RobotFarm® nella versione elettrodomestico, con un target di prezzo che possa permetterne l’ampia diffusione sul mercato e parallelamente dedicarmi alla versione “frigorifero” che possa così essere adottata anche da ristoranti, bar, supermercati, mense e scuole.