Home C'era una volta Hall Overton, tra jazz e classica

Hall Overton, tra jazz e classica

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Il 23 febbraio 1920 a Bangor, nel Michigan, nasce il pianista e compositore Hall Overton il cui nome completo è Hall Franklin Overton.

Le prime composizioni

Fra il 1947 e il 1951 Overton studia alla Juilliard School of Music con Darius Milhaud anche se la sua attività concertistica è iniziata prima. Già dal 1946, terminato il servizio militare, aveva iniziato a suonare in vari gruppi jazz, ma i suoi interessi ben presto si indirizzano verso la composizione classica. Una sua Sonata per pianoforte e quartetto d’archi viene presentata in un concerto del Composer’s Forum a New York nel 1954 e ottine grandi consensi. La stessa reazione suscita una Symphony for Strings, commissionata dalla Koussevitsky Foundation e presentata alla Cooper Union nel 1956 mentre un Quartetto per archi ottiene grandi consensi dopo essere stato inciso dal Beaux Arts String Quartet.

Il primo amore resta il jazz

Parallelamente all’attività di compositore non rinuncia al jazz visto che suona con Aaron Sachs, Jimmy Raney e Teddy Charles. Nel 1959 e nel 1963 i suoi lavori più significativi sono una serie di brani per una orchestra di dieci elementi diretta da Thelonious Monk che si esibisce in vari concerti alla Town Hall di New York e al festival di Randall’s Island. Dal 1960 Overton insegna alla Juilliard e dal 1962 ha tiene corsi di jazz e composizione alla New School of Music. Nel 1962 scrive un Second Symphony Concert e nel 1964 Dialogues for Chamber Orchestra commissionato dalla Clarion Orchestra per una tournée nell’Unione Sovietica. Nello stesso riceve la laurea ad honorem dall’Accademia delle arti e delle lettere e infine, sempre nel 1964, compone per l’Orchestra USA diretta da John Lewis Sonorities for Orchestra. Muore il 24 novembre 1972.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".