Home C'era una volta Jean Bonal la chitarra di Saint Germain des Prés

Jean Bonal la chitarra di Saint Germain des Prés

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Il 22 febbraio 1925 nasce a Parigi il chitarrista Jean Bonal. Autodidatta ispiratosi a Django Reinhardt e Charlie Christian debutta nel 1945 nei club di Saint Germain des Prés.

L’accompagnatore delle vedettes

Accompagnatore preferito delle grandi vedettes di varietà suona anche al fianco degli artisti di punta della scena jazz francese come André Persiany, Michel de Villers, Geo Daly e molti altri. Partecipa alle famose “Jazz Parades” del Teatro Edouard VII, e ai “Jazz Variétés” del cinema Rex, suonando in trio, in quartetto o anche in grandi orchestre soprattutto con quella di Alix Combelle.

Nei club parigini

Musicista abituale in molti club di parigini, dal Saint Germain al Tabou, da La Rose Rouge al Boeuf Sur Le Toit e al Ringside. Pur essendo un solista pieno di inventiva è particolarmente apprezzato anche per la sua genialità nell’accompagnamento. Nel corso della lunga carriera “presta” la sua chitarra a molti jazzisti statunitensi quando si esibiscono a Parigi. Tra questi spiccano i nomi di Buck Clayton, Sir Charles Thompson, Jonah Jones e Nelson Williams. Muore il 17 ottobre 2004 a Bouffémont.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".