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How to Spend It, le nuove tendenze sostenibili

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How to Spend It, in edicola da venerdì 6 maggio 2016 è sempre più natura, benessere, turismo sostenibile, novità beauty. Nel numero di maggio: La natura dentro casa come ultima tendenza d’arredo \ Il benessere dell’easy wear come cifra stilistica, anche nella moda \ La sostenibilità come driver per un turismo “top” sempre più consapevole.

How to Spend It, viaggi eco-consapevoli, ambiente e impatto zero

Sulla copertina del nuovo numero di How To Spend It campeggia un albero in casa. È la nuova tendenza di design “green”  che il magazine di Luxury e Lifestyle del Sole 24 Ore anticipa ai suoi lettori nel numero di maggio. Il mensile, diretto da Nicoletta Polla Mattiot, sceglie da sempre di dedicare ampio spazio nei suoi articoli e nelle sue copertine a temi green, dove la natura spesso diventa musa ispiratrice nel design e nell’arte, e quinta perfetta per servizi di moda, bene da salvaguardare con un turismo di lusso ma rigorosamente sostenibile. E How to Spend It indaga le tendenze globali convinta da sempre che il vero lusso sia il tempo di qualità, da collezionare, da valorizzare, da gustare, da spendere, da curare.

Investire in natura è sempre più redditizio, per il collezionista e per la natura stessa, che ha nuovi spazi dove esprimersi. Ad esempio in casa. Se si ama la natura ma non si ha una casa in campagna e si vive in città, si può costruire la propria personalissima foresta con scatti d’autore, e – perché no? – facendo propria l’ultima tendenza dei designer di lusso statunitensi, i “nature makers”: organizzare la propria abitazione perché ospiti tronchi-scultura. Un capitale solido come una quercia, visto le quotazioni di queste opere naturalistiche.

Su How to Spend It la storia di copertina di maggio, dedicata appunto a questo trend, offre consigli e costi per avere un’opera d’arte nella propria casa oppure per puntare sul collezionismo fotografico e su scatti d’autore dedicati alla natura.

How to Spend It, natura e sostenibilità anche nel turismo

Viaggiare alla fine del mondo per trovare il posto più remoto possibile, dove poter apprezzare il silenzio più assoluto. A maggio How to Spend It ci trasporta in Tasmania, l’ultima fermata prima dell’Antartide. Due rifugi eco-chic danno nuovo significato alla parola “remoto” e spingono i confini della già lontanissima Tasmania ancora più in là, regalando un’immersione totale fra vette giurassiche e lagni blu inchiostro. Si sceglie infatti la Tasmania per i meravigliosi paesaggi, per la riserva del Bonorong Wildlife Sanctuary. Un turismo sempre più consapevole, dove il turismo di lusso sempre più spesso investe sul miglioramento di questi fragilissimi ecosistemi, convinto che il benessere migliore per l’essere umano passi attraverso il benessere dell’ambiente.

E benessere è la cifra stilistica anche delle tendenze easywear nella moda. Il servizio di moda di questo mese su How to Spend It è ambientato all’interno dell’Arena di Milano. Ipercitazionismo tratto dal mondo sportivo, dove i pantaloni ricordano le tute da jogging, e i dettagli romantici stanno alla pari con gli abiti grintosi. Il massimo dell’eleganza ora sta nel comfort.

Per la sezione beauty, How to Spend It fa una prova no limits: 3 minuti a -170 gradi. È la nuova criosauna, che risveglia pelle e metabolismo. Un’esperienza da brivido. Il trattamento completo prevede 8 sedute, il minimo prima di vedere qualche risultato. Per fisici temerari.

Il nuovo numero di How to Spend It è in edicola con Il Sole 24 Ore a partire da venerdì 6 maggio 2016.

Nicoletta Polla Mattiot, direttore di How to Spend It

“Il lusso può essere una scelta di facilità. Più che di ricercatezza o di esclusività, il piacere abita il tempo della semplificazione. In un mondo complesso, affollato, competitivo, il privilegio di spazi di benessere personale, rilassati, naturali, è il nuovo parametro della ricchezza.

Si declina in molti modi diversi. Per esempio, nell’abbigliamento d’alta gamma. C’è un’attenzione sempre più spiccata per la comodità, anche nei contesti formali. La tendenza è eliminare il confine fra tempo libero e tempo lavorativo, almeno dal punto di vista del vestire. Così, dai business joggers ai sandali, i codici dello sportswear escono dalla palestra ed entrano in ufficio. Spirito sportivo, libertà di movimento, voglia di giocare e innovare: un concetto completamente diverso di benessere, a 360 gradi, dove salute e piacere sono al primo posto e dove ciò che conta è l’equilibrio, la corrispondenza a ritmi e desideri reali. Compresi quelli più semplici, e ormai rari: aria pura, acqua pulita, immersione nella natura. Il mercato della bellezza, dopo anni di trattamenti anti (anti età, anti rughe, anti grasso, anti caduta), si è spostato ora a investire sulla longevità. Persino il design e la tecnologia vanno nella direzione di spazi abitativi sempre più multitasking, ma estremamente dinamici, mobili, rinnovabili.

Non a caso tutti i più grandi marchi di beni di consumo haute gamme puntano l’accento della ricerca su viaggi eco-consapevoli, ambiente, impatto zero. Investire in natura è insieme la nuova frontiera del lusso e un’imprescindibile strategia comunicativa. Il mensile di lifestyle del Sole24Ore ne esplora anche le punte più estreme, come il collezionismo arboreo. Se ritorno alla natura dev’essere, c’è chi ha pensato di far crescere querce, olivi, betulle dentro casa, in città, con l’aiuto di artisti-architetti visionari, novelli Ulisse metropolitani, capaci di costruire un’intera casa intorno a un albero. C’è chi invece esercita la silvoterapiainvestendo in scatti d’autore. Le prime fotografie di alberi risalgono alla metà dell’Ottocento, ma da Gianni Berengo Gardin a Ugo Mulas, da Marie-José Jongerius a Andrew Moore, molti grandi maestri si sono misurati con questi temi. Collezionare i loro giardini, a colori o in bianco e nero, significa muoversi fra quotazioni in rapida crescita. Il valore della natura non è forse incommensurabile? «Se ci allontaniamo da piante e animali, ci neghiamo non solo la bellezza, ma la capacità di percepirla e riconoscerla», spiega Danilo Mainardi dalle pagine di How to Spend it. «Il rapido consumo del Pianeta e delle sue risorse è la misura dello scorrere del tempo». Impossibile fermarlo, ma rallentarlo sì, investendo in una nuova ecologia della bellezza.”