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I cani sono in grado di “fiutare” le malattie

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cani cancro

Diversi studi hanno dimostrato che un cane ben addestrato, attraverso un olfatto almeno dieci volte più potente di quello degli esseri umani ed una eccellente memoria olfattiva, è in grado di fiutare i tumori con sorprendente affidabilità.

Il cancro ha un odore e i cani sono in grado di “fiutarlo”

Nel 2013, il British Medical Journal ha riportato il caso di una donna di 75 anni la quale, allarmata dall’insistenza del suo animale che continuava a leccarle una lesione dietro il suo orecchio, ha deciso di consultare il medico. Le analisi hanno rivelato la presenza di un melanoma maligno.
Il Prof. Olivier Cussenot , urologo presso Tenon Hospital di Parigi, sostiene che “Il cancro genera molecole volatili odorose che entrano nel flusso sanguigno e poi vengono eliminate con le urine, con il sudore e anche con il respiro”: un fenomeno che i ricercatori sperano di approfondire tanto da poter sviluppare una procedura per l’identificazione sicura e non invasiva.

Frankie
Frankie

In occasione della conferenza annuale degli endocrinologi a San Diego, i ricercatori (Università di Arkansas) hanno esposto i risultati ottenuti da Frankie, un pastore tedesco capace di riconoscere l’odore del cancro alla tiroide.

Per questo studio sono state testate 34 persone con presunti noduli tiroidei e sono stati raccolti campioni di urina durante la loro prima visita in clinica.
Fu allora che Frankie ha esposto la sua “diagnosi”, allontanando i campioni benigni dagli altri e dimostrandosi in grado di riconoscere con successo ben l’ 88% dei campioni di urina.

Il risultato è ancora più interessante perchè, dice il dottor Donald Bodenner nella conclusione dello studio – “l’identificazione del cancro alla tiroide oggi coinvolge un gran numero di interventi chirurgici non necessari.”

Attraverso un olfatto almeno dieci volte più potente di quello degli esseri umani ed eccellente memoria olfattiva, il cane si è quindi dimostrato in grado di rilevare diversi tipi di tumori.
I cani addestrati a riconoscere il cancro non possono esercitare questa attività per più di cinque anni

Cani addestrati contro il cancro

Il Pr Olivier Cussenot, urologo presso Tenon Hospital, sostiene che, nonostante il suo innato talento, il cane non può essere utilizzato di routine negli ospedali, perchè “la formazione degli animali in questa attività è molto lunga e impegnativa e non può essere esercitata dall’animale per più di cinque anni”
L’obiettivo degli scienziati comunque, è quello di identificare con precisione l’odore del cancro e quindi sostituire il cane con la tecnologia.

Diverse squadre di scienziati stanno lavorando per sviluppare nasi artificiali in grado di rilevare i vari cocktail di composti organici volatili nel respiro: “è possibile che un sensore possa sostituire i test invasivi, che sono sempre molto rischiosi e costosi” scommette il Prof. Hossam Haick, ricercatore presso l’Istituto Technion (Israel). Questo approccio al problema è estremamente promettente, ma deve essere convalidato da studi clinici su scala più ampia.