Home C'era una volta Il primo di due concerti in memoria di Woody Guthrie

Il primo di due concerti in memoria di Woody Guthrie

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Sei mesi dopo la morte di Woody Guthrie i suoi amici e i discepoli trovano miracolosamente un’intesa tra loro e organizzano due grandi concerti in sua memoria.

Da Ovest a Est

I raduni si svolgono simbolicamente sulle due coste degli Stati Uniti. Il primo si tiene al Carnegie Hall di New York il 20 gennaio 1968 con la partecipazione, tra gli altri, di Bob Dylan, Judy Collins, Arlo Guthrie, Tom Paxton, Odetta, Pete Seeger e Richie Havens. Il secondo, invece, ha luogo all’Hollywood Bowl di Los Angeles e vede la partecipazione, tra gli altri, di Joan Baez, Arlo, Seeger, Havens e Country Joe McDonald.

Incassi dati alla Fondazione

Gli incassi di entrambi i concerti e dei relativi dischi vengono destinati alla Fondazione Woody Guthrie per realizzare una biblioteca nel suo paese natale e per finanziare le ricerche sul morbo di Huntigton, la malattia che ha ucciso Woody.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".