Home C'era una volta Il ritorno in TV di Enzo Biagi

Il ritorno in TV di Enzo Biagi

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Il 22 aprile 2007 Enzo Biagi torna in TV dopo un lungo periodo nel quale era stato escluso.

Sono un po’ commosso

«Buonasera, scusate se sono un po’ commosso e magari si vede. C’è stato qualche inconveniente tecnico e l’intervallo è durato cinque anni. C’eravamo persi di vista, c’era attorno a me la nebbia della politica e qualcuno ci soffiava dentro… Vi confesso che sono molto felice di ritrovarvi. Dall’ultima volta che ci siamo visti, sono accadute molte cose. Per fortuna, qualcuna è anche finita».

RT – Rotocalco televisivo

Così Enzo Biagi apre su Rai3 la prima puntata di “RT – Rotocalco Televisivo”, il programma che segna il suo ritorno in Rai dopo un’esclusione per ragioni politiche durata cinque anni. Il titolo è lo stesso del primo rotocalco televisivo italiano condotto sempre da Biagi che andava in onda sul secondo canale ogni sabato in seconda serata nel 1962. La nuova edizione, articolata su sette puntate termina l’11 giugno. Sarà l’ultima conduzione televisiva del popolare giornalista prima della sua morte.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".