Home C'era una volta Joe Albany, un discepolo di Charlie Parker e Bud Powell

Joe Albany, un discepolo di Charlie Parker e Bud Powell

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Il 24 gennaio 1924 ad Atlantic City, nel New Jersey, nasce Joseph Albany destinato a diventare un grande pianista con il nome di Joe Albany.

Il debutto negli anni Quaranta

Educato alla musica assieme alla sorella, pianista di musica classica, debutta all’inizio degli anni Quaranta con Leo “Scat” Watson e Benny Carter. Successivamente si trasferisce a New York dove collabora fra gli altri con George Auld, Charlie Parker, Howard McGhee e Lester Young, assimilando il linguaggio della scuola del be-bop. Si sposta poi sulla costa californiana dove svolge un’attività assidua di free-lance. Fra il 1957 e il 1964 suona con Warne Marsh, Charlie Mingus e Russ Morgan.

Le sue sparizioni

Dopo il 1970 soggiorna per qualche tempo in Europa. Tiene numerosi concerti, specialmente in Inghilterra, in Danimarca, in Italia, e registra alcuni album a suo nome. Nello stile, Albany si può considerare un buon discepolo di Charlie Parker e di Bud Powell, dei quali prolunga nel tempo l’orizzonte espressivo, collegandolo tuttavia anche con residui più tradizionali che si spiegano con la sua saltuaria collaborazione a orchestre dixieland, per esempio quella di Max Kaminsky. Le sue periodiche e lunghe sparizioni dalla scena del jazz internazionale gli hanno procurato un certo alone di leggenda. Muore il 12 gennaio 1988.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".