Home C'era una volta John Klemmer, arabeschi al sassofono

John Klemmer, arabeschi al sassofono

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Il 3 luglio 1946 nasce a Chicago, nell’Illinois, il sassofonista John Klemmer. A poco più di dieci anni inizia a studiare il sassofono contralto e a partire dal 1960 segue i corsi di Stan Kenton.

Senza pregiudizi di genere

Dal 1962 al 1969 studia intensamente sotto la guida di Joe Daley. Negli stessi anni suona con vari gruppi cimentandosi con tutti i generi dalla musica commerciale al jazz più sperimentale e d’avanguardia. Nel 1968 entra a far parte della big band di Don Ellis mettendosi in luce come solista e compositore-arrangiatore.

Tra i primi a misurarsi con la fusione tra jazz e rock

Nel 1969 è uno dei primi strumentisti a misurarsi con l’idea della fusione tra jazz e rock, con l’album Blowin’ Gold. Dal 1970 lasciato Ellis e legatosi contrattualmente all’Impulse, iniziato a dirige propri gruppi e a firmare dischi di notevole successo commerciale. Lavora poi anche come compositore di colonne sonore cinematografiche. Nel 1978 il suo album Arabesque entra nell’elenco dei 100 dischi più venduti negli Stati Uniti.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".