Home C'era una volta John Malachi, il pianoforte che accompagna le star

John Malachi, il pianoforte che accompagna le star

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Il 6 settembre 1919 a Red Spring, nel North Carolina, nasce il pianista John Malachi, passto dalle grandi orchestre all’accompagnamento di grandi star

Gli inizi con Trummy Young

Autodidatta, Malachi inizia la sua carriera suonando con Trummy Young nel 1943. L’anno seguente, insieme a Tommy Potter, se ne va da quel gruppo per entrare nell’orchestra di Billy Eckstine. Dopo lo scioglimento dell’orchestra continua come accompagnatore di Eckstine fino al 1947. L’anno seguente si unisce a Illinois Jacquet. Nel 1951 è il pianista dell’orchestra raccolta per breve tempo da Louis Jordan.

Un accompagnatore di qualità

Negli ultimi anni Quaranta e nei Cinquanta del Novecento il suo pianoforte accompagna molti cantanti, tra cui Pearl Bailey, Dinah Washington, Sarah Vaughan tra il 1952 e il 1954. Tra il 1955 e il 1958 accompagna Al Hibbler e successivamente Joe Williams. Successivamente si trasferisce a Washington dove si presta ad accompagnare con il suo pianoforte i musicisti di passaggio. Muore l’11 febbraio 1987.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".