Home C'era una volta Kid Rena, uno dei “kings” di New Orleans

Kid Rena, uno dei “kings” di New Orleans

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Il 30 agosto 1898 a New Orleans, in Louisiana, nasce il cornettista e trombettista Kid Rena, registrato all’anagrafe con il nome di René Kid Henry.

Sostituto di Louis Armstrong

Dopo aver debuttato sotto la leadership di Manuel Perez, nel 1919 Kid Rena viene ingaggiato da Kid Ory prendendo il posto di Louis Armstrong. Forma quindi una sua jazz band con la quale si esibisce con successo alla Sans Souci Hall. Nel 1922 organizza una nuova formazione avvalendosi della collaborazione di George Lewis, Morris French, Richard Mc Neal, Albert Glenny e il fratello Joe, con la quale suona nei più eleganti cabaret di New Orleans ed effettua vari tour al nord, facendo tappa anche a Chicago. Prende quindi la direzione della Tuxedo Brass Band, prima di costituire all’inizio degli anni Trenta la Pacific Brass Band.

Un suono bello e potente

Nel 1936 è al Gypsy Tea Room alla testa di una nuova jazz band e successivamente in altri cabaret tra cui il Brown Derby dove suona accompagnato da Alec Bigard, Andrew Morgan, Alphonse Picou e altri noti musicisti. Nel 1940 organizza la sua prima e unica seduta di incisione avvalendosi dell’apporto di Picou, “Big Eye”, Louis Nelson, Willie Santiago, Glenny e Joe Rena. Nei suoi ultimi anni di vita si esibisce al Brown Derby. Muore a New Orleans il 25 aprile 1949. Samuel Charters nella sua opera, “Jazz New Orleans-1885/1957”, inserisce Kid Rena in una ristretta cerchia di “Kings” comprendente Chris Kelly, Buddy Petit, Sam Morgan e Punch Miller, precisando che la sua cornetta aveva un suono non solo bello e potente ma anche estremamente espressivo.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".