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La meteora Robbie Nevil

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Il 31 gennaio 1987 al vertice della classifica dei dischi più venduti in Gran Bretagna arriva C’est la vie, un singolo di Robbie Nevil già piazzato con successo anche nelle classifiche statunitensi.

Una nuova promessa

In molti parlano del cantante come di una nuova promessa del pop internazionale. Nato a Los Angeles inizia la sua carriera lavorando come musicista di studio con moltissimi artisti come Sheena Easton, Al Jarreau, DeBarge ed altri. Verso la metà degli anni Ottanta comincia ad affermarsi come autore tanto che nel 1985 il suo brano Just a little closer, interpretato dalle Pointer Sisters viene inserito nel famoso album benefico We are the world.

Un rapido tramonto

Nel 1986 decide che è giunto il momento di sfruttare in proprio il suo talento. Registra un album che porta il suo nome da cui vengono estratti un paio di singoli. Uno di questi è proprio C’est la vie che spopola nelle radio e nelle classifiche. È nata una stella? No. Rapido come una meteora con la stessa velocità con cui si è imposto rientra rapidamente nei ranghi dopo il modesto album A place like this del 1988. Negli anni successivi si dedica prevalentemente alla composizione e alla produzione.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".