Home C'era una volta L’AIDS? Per l’Italia l’unico rimedio era la castità

L’AIDS? Per l’Italia l’unico rimedio era la castità

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Il 3 gennaio 1989 le famiglie italiane ricevono una lettera firmata dal Ministro della sanità Carlo Donat Cattin nella quale si consiglia la castità per combattere l’AIDS.

Una lettera sorprendente

La lettera arriva al culmine di un’ondata di proteste e di critiche nei confronti del governo italiano e dello stesso ministro della sanità Carlo Donat Cattin, accusati di sottovalutare il pericolo dell’AIDS. La diffusione della lettera nella quale si consiglia la castità come unico rimedio sicuro alla terribile malattia non sopisce, ma anzi contribuisce ad alimentare le polemiche.

L’importanza del profilattico

Le associazioni degli omosessuali e quelle impegnate nella lotta all’AIDS, che giudicano l’iniziativa inutile, pericolosa e condizionata dalle pressioni della chiesa cattolica più che dalla preoccupazione di condurre una lotta efficace alla malattia, lanciano una grande campagna per la diffusione dell’uso dei profilattici.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".