Home C'era una volta Larry Willis, il pianista affascinato dal jazz e dal rock

Larry Willis, il pianista affascinato dal jazz e dal rock

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Il 20 dicembre 1940 nasce a New York il pianista e compositore Larry Willis, registrato all’anagrafe con il nome di Lawrence Elliott Willis.

L’incontro con il jazz

Dopo essersi diplomato suona e canta dove può. Non sa ancora bene quale sia la sua strada fino a quando non resta affascinato da pianisti come Bill Evans, Wynton Kelly e Herbie Hancock. Da quel momento l’ambiente del jazz lo cattura interamente. Nel 1963 suona con Jackie McLean e l’anno successivo con Hugh Masekela. Dal 1965 al 1967 è con Kay Winding e nel 1969 suona con Stan Getz. Due anni dopo è con Cannonball Adderley e poi con Earl May.

I Blood, Sweat & Tears

Incuriosito dalle esperienze di contaminazioni tra jazz e rock nel 1972 entra fa parte dei Blood, Sweat & Tears con i quali si fa conoscere anche in molti festival oltre a incidere vari dischi. A partire dal 1975 accetta vari contratti da solista nei club di New York, ma ben presto riprende a vagabondare tra varie esperienze. Oltre ai musicisti già citati, ha suonato con personaggi quali Joe Henderson, Alphonse Mouzon, Robin Kenyatta, Harold Vick, Roland Prince, Eddie Gomez, Al Foster e altri. Muore il 29 settembre 2019.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".