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Le Olimpiadi silenziose

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Olimpiadi silenziose

Sì proprio così, le Olimpiadi silenziose…chissà se qualcuno di voi ne ha già sentito parlare. Cosa sono? Giochi olimpici per non udenti: a organizzarli ogni due anni, con la finalità unica di promuovere e spingere l’integrazione sociale e sportiva degli atleti con deficit uditivo, il CISS, Comitato Internazionale degli Sport dei Sordi.

A Sofia con le olimpiadi degli atleti sordi

La manifestazione delle Olimpiadi silenziose, alla sua XXII edizione (la prima nel lontano 1924), si terrà, a partire dal 26 luglio fino al 4 agosto, nella città di Sofia: per la capitale bulgara l’organizzazione dell’evento non rappresenta, però, una novità assoluta visto che ne fu già sede nel 1993, scelta, in quel caso, di sola emergenza visto il forfait, dato proprio all’ultimo, dalla Grecia.

Una manifestazione ignorata dai media

Tante le discipline in campo, dal calcio al taekwondo, dal tennis al bowling, dall’atletica al tiro a segno per un totale di quasi 15.000 partecipanti, tutti di gran livello e tutti pronti a dar vita all’ennesimo spettacolo avvincente. Che peccato allora che questa manifestazione, più antica anche delle Paralimpiadi, continui a essere pressoché ignorata dai media e dal grande pubblico.

Dure, in tal senso, le parole della stessa presidentessa della Federazione Sport Sordi Italia, Daniela Mazzocco: “In Italia gli sport delle persone sorde non sono molto conosciuti perché nessuno ha interesse a pubblicizzarli. La televisione fino ad ora non ha mai ritenuto opportuno mandare in onda questo tipo di competizioni, forse per la difficoltà a trovare sponsorizzazioni”.

La delegazione azzurra

Dagli ultimi giochi, quelli del 2009 a Taipei in Cina, la delegazione azzurra tornò con ben 14 medaglie (4 ori, 5 argenti e 5 bronzi) ma neanche questo servì per risvegliare l’interesse di radio, stampa e tv. La Federazione ha però continuato con caparbietà nel proprio lavoro ottenendo altri, ottimi, risultati: primo fra tutti quello di essere parificata alle altre federazioni nazionali affiliate al Coni.

Di certo una buona spinta in più per chi, a breve, difenderà il tanto amato tricolore alla ricerca di un podio. Una speranza in fondo ci sarebbe: superare gli eccellenti risultati di quattro anni fa per uscire finalmente dal silenzio. In bocca al lupo.