Home C'era una volta Leonard Gaskin un talento in gran parte inespresso

Leonard Gaskin un talento in gran parte inespresso

SHARE

Il 25 agosto 1920 nasce a Brooklyn, New York, il contrabbassista Leonard Gaskin.

Gli anni di incubazione del be-bop

Studia piano e poi contrabbasso prima a scuola e poi con insegnanti privati prima di fare la sua apparizione sulla scena jazzistica negli anni di incubazione del be bop frequentando i locali di Harlem e soprattutto il Monroe’s dove suona nel 1943 insieme al pianista Duke Jordan e con il batterista Max Roach. L’anno successivo lavora con Dizzy Gillespie e, nel 1945-1946, con il violinista Eddie South, con Charlie Shavers e con Charlie Parker. Alla fine del 1956 viene scritturato da Eddie Condon per suonare nella sua orchestra. In quegli anni ha all’attivo incisioni con il pianista Ronnell Bright per la Regent, con Bud Freeman per la Victor, con Eddie Condon per la Warner Brothers e la Columbia, con Miles Davis per la Prestige.

Scarsa personalità

Proprio con Miles Davis con quest’ultimo raggiunge una notevole fama tra gli appassionati per quattro brani scritti da Al Cohn – Tasty Pudding, Willie the Wailer, Floppy e For Adults Only -e interpretati dallo stesso Davis con il duo di sax Cohn-Sims, Sonny Truitt al trombone, John Lewis al piano, Kenny Clarke alla batteria e Gaskin. Influenzato da Oscar Pettiford, che lui stesso confessava essere il suo musicista preferito, Gaskin ha dimostrato di avere una buona tecnica e una notevole musicalità, ma di mancare di una sicura personalità che gli permettesse di emergere nella massa di contrabbassisti che affollavano la scena; ha così finito per scomparire uscendo dal giro della musica di successo. Muore il 24 gennaio 2009.

 

Previous articleBambù, nasce Forever Zero CO2
Next articleAlberi in Cammino sul Monte Barigazzo
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".