Home C'era una volta Lew Davis, il trombonista inglese

Lew Davis, il trombonista inglese

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Il 4 agosto 1903 nasce a Londa il trombonista Lew Davis. Inizia lo studio del trombone all’età di sedici anni e presto trova lavoro saltuario in piccoli gruppi attivi a Londra e dintorni.

Una carriera intensa

Agli inizi degli anni Venti Davis effettua una tournee in Norvegia, poi diventa musicista fisso per un anno presso l’Hammersmith Palais de Danse. Segue, nel 1924, una breve permanenza a Parigi, al ritorno della quale viene assunto dal noto band leader inglese Jack Hylton, con la cui orchestra rimane per ben sette anni. Impostosi ormai come uno dei migliori trombonisti sulla piazza, suona nei locali più esclusivi di Londra come il Café de Paris, il Kit Kat Club e il Savoy Hotel. Nel 1934 viene chiamato da Bert Ambrose a far parte della sua famosa orchestra che si esibisce all’Embassy Club, e ha così modo di esibirsi a fianco di eccellenti trombonisti, quali Ted Heath, Tony Thorpe, George Chisholm e Les Carew. Nel 1937 fa parte anche del gruppo di Lew Stone (1937).

La sua presenza in molti dischi

Numerose sono le sue incisioni: con Ronnie Munro (1927), con il contrabbassista e arrangiatore Spike Hughes (1931-1932), con Ray Noble (1932), con i Six Swingers di George Scott Wood (1934), con un proprio gruppo (1935) formato da un contingente dell’orchestra Ambrose, con il sassofonista Sid Phillips (1936), con lo Swing Quintet e la grande formazione che accompagna il sassofonista Benny Carter nella sua tournée inglese del 1936-1937, oltre a quelle con Bert Ambrose, Lew Stone e Jack Hylton. Muore il 24 novembre 1986.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".