Home Green World L’India e le reti elettriche Smart Grid

L’India e le reti elettriche Smart Grid

SHARE

Negli ultimi anni, l’India è riuscita ad emergere come leader indiscusso nel campo delle energie rinnovabili e nella lotta contro il cambiamento climatico globale, favorendo nel corso del tempo iniziative ecologiche di ogni tipo. Ora ci prova con le smart grid. Nel suo impegno a stabilire progetti green a lungo termine per garantire l’accesso a fonti d’energia pulita e a consentire alle comunità locali di ricoprire un ruolo più attivo nella scelta e sfruttamento dell’energia dalla quale dipendono, il governo indiano lavora costantemente a fianco delle varie organizzazioni internazionali, delle imprese, e della stessa società civile.

Al via in India il progetto Smart grid

Il progetto smart grid finanziato dallo stato indiano del Maharashtra – che verrà descritto in seguito – rappresenta un esempio calzante di ‘rivoluzione ecologica’, in quanto descrive perfettamente la svolta green intrapresa dalle autorità Indiane negli ultimi anni.

Attualmente, quasi un quarto dell’energia elettrica indiana – e quasi la metà in alcuni singoli stati – viene persa durante il suo trasporto attraverso gli esistenti ed inefficienti sistemi di rete elettrica, causando perdite economiche ad aziende ed imprenditori e contribuendo alla carenza diffusa d’energia elettrica nel paese. Per far fronte a quest’oneroso dilemma, lo stato indiano del Maharashtra ha stanziato 25 milioni di dollari per dare vita al programma “smart grid”, un progetto che prevede la realizzazione di reti intelligenti di distribuzione d’energia elettrica in otto città; tra queste Mumbai, capitale finanziaria del paese. Alla società tedesca Siemens – fautrice del progetto – è stato richiesto di realizzare tecnologie ‘intelligenti’ in grado di risolvere problemi quali i costanti furti e le interruzioni d’energia elettrica e di migliorare il più possibile l’efficienza delle reti già esistenti.

Questo progetto però rappresenta solo una piccola parte dei provvedimenti presi dal governo indiano per migliorare la gestione e la distribuzione dell’energia elettrica nel paese. L’india è infatti al terzo posto – dopo Cina e Stati Uniti – per investimenti smart grid, i quali sono in costante crescita. Il 5 Marzo, durante una riunione del Central Electricity Authority, è stata avanzata una proposta che consisteva nello stanziamento di 50 milioni di dollari da parte del Ministero del Potere per il progetto smart grid, destinato a tutte le regioni indiane.

All’interno di questo progetto, il compito degli specifici governi statali era di contribuire alle spese stanziando circa la metà dei fondi necessari alla realizzazione dei progetti pilota. Il Ministero del Potere ha inoltre istituito l’India Smart Grid Forum – un consorzio volontario di agenzie di ricerca, consulenti, organizzazioni non governative, e privati – e l’India Smart Grid Task Force (ISGTF) – una piattaforma di controllo e gestione delle attività smart grid – con l’obiettivo di garantire la distribuzione rapida ed efficiente di queste reti intelligenti.

Un progetto per ridurre i consumi

Che benefici hanno questi nuovi ed ingegnosi progetti? Grazie all’esistenza di contatori intelligenti all’interno delle abitazioni, i clienti che sfrutteranno le tecnologie smart grid avranno la possibilità di visualizzare la fatturazione dell’energia elettrica utilizzata in tempo reale e gestirne meglio il consumo.

Inoltre, l’espansione di queste tecnologie sarà strumentale in quanto l’India ha intenzione di utilizzare (quanto possibile) fonti d’energia rinnovabili. La National Solar Mission indiana propone infatti di alimentare le smart grid con energia solare ed eolica, con l’obiettivo di raggiungere rispettivamente 20 e 13 gigawatts prodotti entro il 2022. Importante sarebbe menzionare una delle sfide più fastidiose connesse alle fonti d’energia quali solare ed eolica: semplicemente, esse generano diverse quantità d’energia a causa dell’inaffidabilità dei cambiamenti climatici regionali.

Nonostante ciò, i sistemi smart grid sono progettati per garantire al meglio un’immagazzinamento corretto dell’energia raccolta così da distribuirla agli utenti in modo efficiente e veloce.