Home C'era una volta Michel Attenoux, il sax middle jazz

Michel Attenoux, il sax middle jazz

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Il 14 giugno 1930 nasce a Parigi il sassofonista Michel Attenoux, uno dei protagonisti di spicco della scena jazz francese del Novecento.

Dal piano al sax

Dopo gli studi di pianoforte passa al sassofono soprano ed entra a far parte dell’orchestra di Pierre Atlan-Jean-Cristophe Averty. Successivamente costituisce un proprio gruppo con il quale nel 1952 vince il Torneo delle Giovani Promesse organizzato dalla rivista Jazz Hot. A quel punto decide di dedicarsi professionalmente alla musica. Suona all’inaugurazione del club Trois Mailletz e si esibisce in tutta Europa.

Il passaggio al contralto

Nel 1955 adotta passa al sassofono contralto e suona in tutti i club parigini a fianco di musicisti statunitensi di passaggio a Parigi, effettuando, nello stesso tempo, numerose tournée sotto l’egida dei Jeunesses de France. Nel 1978 forma Les Petits Français con Moustache , Marcel Zanini e François Guin, con i quali registra versioni jazz delle canzoni di Georges Brassens. Musicista tipicamente middle jazz, influenzato prima da Sidney Bechet in seguito da Johnny Hodges, Michel Attenoux ha registrato numerosi dischi con lo stesso Sidney Bechet, con James Archey, Albert Nicholas, Lionel Hampton e con il suo gruppo. Muore il 24 aprile 1988.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".