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Nella Pampa argentina

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Pampa

Distese sterminate di verde, come se la terra si stesse per piegare di fronte e di lato, fin su, quasi a baciare in bocca l’azzurro del cielo: è la Pampa, quell’immensa regione pianeggiante, apparentemente nuda e senza confini, che si estende per circa un sesto del territorio argentino.

Romanticamente Pampa

Vera espressione della natura, nella sua semplicità più pura e selvaggia, la Pampa ispira da sempre musicisti e scrittori: dal grande poeta Jorge Luis Borges, l’Omero della Pampa, indiscutibile celebratore di una ‘paziente e maschia’ pianura ‘dall’ampiezza che sprofonda i dintorni’, fino alle note di ‘Adiós, Pampa mía’, rinomato tango da ballare abbracciati ai ricordi di ‘verdi praterie’ tra ‘tremolii di stelle’.

Il gaucho

Cuore dell’attività pastorale e agricola, La Pampa riecheggia nel nostro immaginario anche per essere la patria di uno dei personaggi più emblematici dell’Argentina: il gaucho. Pastore a cavallo, sfacciatamente e romanticamente nomade nel suo governare le grandi mandrie di bestiame nelle Pampas del Río de la Plata, il gaucho è ancora oggi un richiamo per tutti quegli eco viaggiatori incuriositi da un’anticonvenzionale esperienza di turismo nelle estancias.

Le estancias

Perfetta combinazione di folklore rurale, storia e paesaggio campestre, le grandi fattorie che punteggiano la pianura argentina offrono confortevoli soggiorni in pieno green mood. Qui, notte e giorno, un fuoco è sempre acceso per accogliere qualsiasi visitante, locante o straniero, in arrivo per vivere l’esperienza di sentirsi ‘gaucho’ per un momento. Dal preparare pane casareccio a mungere una vacca, fino al praticare polo o semplicemente imparare a insellare e andare a cavallo, proprio come i più appassionati mandriani. La regione de La Pampa, inoltre, offre infinite possibilità di trekking, canottaggio e kayak nei fiumi, avventurosi voli in aerostato, lunghi percorsi in barrocci d’epoca, per non parlare di singolari ‘sulky’ da guidare senza pronostici. E ancora, come rinunciare a un bicchiere di vino creolo da sorseggiare intonando tipiche canzoni autoctone, tra chitarre intorno al fuoco? Omettendo le città, tra i piccoli centri che costellano la Pampa, come quello in cui nacque Evita Perón, merita una segnalazione San Antonio de Areco. Infine, tra le estancias dove pernottare, la più caratteristica resta sicuramente La Porteña, il cui proprietario e gestore Ricardo Güiraldes, campione internazionale di polo, riecheggia anche in qualità di nipote dell’omonimo celebre romanziere argentino che, scrivendo sulla vita dei gauchos, fece conoscere al mondo la vita rurale di questa meravigliosa terra.